Aspra polemica tra il ministro Crosetto e il quotidiano ‘Il Fatto’: ‘La registrazione dell’audio del mio intervento dimostra la totale falsità della ricostruzione del giornale’

‘Le prove questa volta ci sono per dimostrare che quello che ha letto sul Fatto Quotidiano non è un articolo solo diffamatorio, è un articolo totalmente falso, inventato, che dice e virgoletta frasi mai pronunciate, mai pensate, totalmente inventate ma soprattutto che stravolgono totalmente il mio pensiero’, afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto, che  ha  la registrazione del suo intervento al St. Regis di Roma nell’incontro organizzato a porte chiuse dalla Ernst&Young Italia – con una cinquantina tra amministratori e proprietario di importanti aziende italiane che si appoggiano al colosso americano di consulenze finanziarie e revisione contabile – e intende usarla per contestare l’articolo. Ma il punto, spiega il ministro in una nota, è un altro. “Il tema non è solo quello di smentire sdegnosamente ma capire. Come può un quotidiano, anche un quotidiano di opposizione militante come Il Fatto, arrivare a un tale punto di mistificazione totale?”. Per questo il titolare di via XX settembre invoca l’Avvocatura dello Stato affinché valuti iniziative.

Dal canto suo la testata, la quale spiega di aver pubblicato alcune dichiarazioni rese dal ministro durante una cena che si è svolta lunedì 22 gennaio all’hotel St Regis a Roma organizzata da Ernst&Young, ribatte: “I contenuti del discorso e delle successive confidenze del ministro agli altri commensali ci sono stati confermati venerdì, in momenti diversi, da ben quattro persone presenti all’evento”, a cui – specifica – erano presenti cinquanta persone, tra quadri dirigenti della società americana e manager di aziende italiane. Li abbiamo doverosamente riportati – si difende ancora il Fatto – ovviamente senza alcuna volontà di minare le relazioni internazionali dell’Italia, né tantomeno di renderci complici di fantomatiche guerre ibride che alimentano fake news”.

Citando de relato una serie di passaggi e anche senza virgolettare le dichiarazioni del ministro, nel suo articolo il quotidiano scrive che secondo Crosetto “Kiev nel corso dell’anno capitolerà definitivamente e Putin, immediatamente dopo, si sentirà abbastanza forte da tentare altre invasioni o attacchi contro Estonia e Lituania, il che porterebbe allo scontro diretto con la Nato”. E ancora: “le cose si metteranno molto male anche in Estremo Oriente, con la Cina che, sempre più irritata dal nuovo governo separatista e filo-americano di Taipei, deciderà di passare all’uso della forza contro Taiwan”.

Inoltre, secondo il Fatto, “il ministro non vede una possibile soluzione al conflitto in Medio Oriente, ma soltanto una possibilità di allargamento dello stesso”. Infine, in una presunta rivelazione che sarebbe stata resa a margine, Crosetto – secondo quanto scrive il Fatto, avrebbe detto sul Mar Rosso: “Fosse per me non ci manderei proprio niente. Ma siamo in un contesto americano, non abbiamo molti margini”.

Pronta la controreplica del ministro: “Peccato che la registrazione dell’audio del mio intervento dimostra la totale falsità della sua ricostruzione e di parole da me mai pronunciate e che mi sono state persino attribuite tra virgolette.

Anche perché, spiega Crosetto, “non si tratta solo di diffamazione aggravata, non si tratta solo di scrivere falsità inventate di sana pianta. È una cosa grave perché stravolge totalmente il pensiero della persona che ha la responsabilità di occuparsi della difesa della nazione, perché cerca di minare anche le relazioni internazionali, perché, sia sul Mar Rosso che sull’Ucraina, dice esattamente il contrario di ciò che penso e soprattutto di ciò che ritengo sia giusto e doveroso fare”.

Per il ministro si tratta di “un atto gravissimo che non posso far passare sotto traccia. Che non posso affrontare solo come persona diffamata perché è molto più grave, perché riguarda la politica di difesa italiana”.

La nota di Crosetto si chiude con l’annuncio di un’azione legale contro il quotidiano diretto da Marco Travaglio. “Poiché ogni frase attribuitami è totalmente inventata, falsa e stravolge il mio pensiero, invito Il Fatto a smentire totalmente e a dissociarsi da chi ha inventato (spero si capisca perché e per chi) di sana pianta, le cose che mi ha attribuito virogolettandole addirittura. Contestualmente mi rivolgerò all’autorità giudiziaria affinché siano appurate le motivazioni di un atto che nulla ha a che fare con il giornalismo, palesemente falso, e che ha come obiettivo esclusivamente quello di indebolire la posizione nazionale su temi esiziali e di importanza strategica”.

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