‘C’è stato un incontro durante il quale abbiamo continuato a fare il punto per la legge di bilancio’, ha affermato nella serata di mercoledì il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, al termine del Cdm. Assolutamente, il lavoro per la flat tax continua, ha aggiunto, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se c’era anche la flat tax. E, ha sottolineato il vicepremier, ‘posso dire che il lavoro per il reddito di cittadinanza procede a gonfie vele’.
‘Il tema delle pensioni, per il Governo, appare e scompare come le acque carsiche. Di Maio lo ignora, Salvini propone Quota 100 e Conte non ne parla’, dichiara Cesare Damiano, del Partito Democratico: ‘La cosa più opportuna al fine di evitare gli infortuni del Decreto Dignità che vuole battere la precarietà e apre la strada al lavoro nero con i voucher, sarebbe quella di aprire un tavolo di confronto sulla previdenza con i sindacati. Pensare di risolvere tutto con Quota 100 che, oltretutto, pare che abbia come base i 64 anni di età e il ricalcolo contributivo dal ’96, significherebbe tradire le promesse elettorali dei partiti di Governo e arretrare addirittura rispetto all’Ape. Lo ripeto: in un sistema pensionistico strutturalmente flessibile, non si può avere un piede di partenza al di sopra dei 63 anni’.
Nella stessa intervista, il ministro dell’Economia ha anche sottolineato che, per rassicurare investitori e famiglie non bisogna rinviare le riforme strutturali ma dare certezze sulle prospettive e dimostrare che il Paese è in grado di crescere. Per questo, ha detto Tria, parlando con ‘Il Sole 24 Ore’, è decisivo il rilancio degli investimenti pubblici e l’avvio effettivo degli interventi su fisco e reddito di cittadinanza, che sono compatibili con i vincoli di finanza pubblica. E, tra i possibili interventi fiscali, a via XX Settembre si starebbe lavorando ad avviare la riforma dell’Irpef anche per le persone fisiche, finanziandola con un maxi riordino dei bonus fiscali che potrà comprendere anche il bonus Renzi da 80 euro. Bisogna fare in modo, ha spiegato Tria, che nessuno perda, mentre una serie di contribuenti hanno benefici in un’ottica pluriennale.
Su riforma fiscale e reddito di cittadinanza bisogna partire davvero, ha detto ancora il ministro dell’Economia, e tracciare un calendario che indichi in modo nitido le misure da attuare nel 2019 e i progressi da compiere negli anni successivi. Sulle clausole di salvaguardia, inoltre, Tria ha spiegato che tutte le simulazioni su cui lavoriamo si basano sul mancato aumento dell’Iva. E sulla decisione di mantenersi nei vincoli di finanza pubblica concordati con la Ue, ha assicurato: ‘Nel governo siamo tutti d’accordo’.
In giornata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, incontrando i giornalisti prima della pausa estiva, ha sottolineato che l’obiettivo dell’esecutivo è mettere a punto una manovra seria, rigorosa e coraggiosa che sia’accompagnata da riforme strutturali’. Un pacchetto integrale però bisogna essere realisti: non significa che a settembre realizzeremo tutte queste riforme: ‘ Le risorse sono ricavate da un’attenta opera di ricognizione degli investimenti programmati e delle spese. Non andremo a toccare settori strategici come la sanità, la scuola e la ricerca che assicurano al Paese prospettive di sviluppo”. Tra le fonti di risorse, ha poi aggiunto, anche la ridefinizione di bonus a vario livello. All’incontro avuto con i ministri competenti sulla manovra e i conti pubblici c’era anche il ministro per gli Affari europei Paolo Savona. Non esiste però un piano Savona sugli investimenti ma un piano del governo’, sottolinea il premier.
A proposito dei rapporti non sempre idilliaci tra i due alleati che sostengono il governo gialloverde, il presidente del Consiglio è rassicurante: con M5S e Lega il clima di lavoro è molto buono. Trovo sempre persone molto ragionevoli con un approccio pragmatico. Tutti miriamo all’obiettivo di realizzare il cambiamento che abbiamo assicurato.