A Roma non trovano posto le ceneri di Gigi Proietti…

Gigi Proietti voleva essere cremato e sepolto nel cimitero acattolico di Testaccio ma  Roma non ha ‘posto’ per ospitare le ceneri del grande attore.

Il cimitero monumentale del Verano, che versa in condizioni indecenti, non ha ‘lotti’ disponibili. Nemmeno il cimitero di Prima Porta ha un posto per tumulare le spoglie di Gigi. La sua famiglia è stata costretta a un Calvario di mesi perché il grande attore è finito nell’incubo dello scandalo dei ritardi dei servizi funerari della Capitale. E l’attore sarà sepolto in Umbria accanto ai suoi genitori, come riporta Repubblica.

Morto il 2 novembre 2020, rischiava una lista di attesa per la cremazione di almeno due mesi. L’8 novembre si apre la possibilità nel cimitero di Prima Porta, l’unico della Capitale con forno crematorio. Dove per mesi le bare si sono accatastate perché non si riusciva a smaltire la richiesta. Alla fine, Proietti viene cremato. Travolto dallo scandalo per i ritardi dei servizi funerari. Ma non avrà una tomba nella sua città.

La famiglia è costretta a portare le spoglie in Umbria, nel cimitero di Porchiano, vicino ad Amelia, dove sono sepolti i genitori di Gigi, Romano e Giovanni. Lo straordinario artista, voce di Roma, non potrà riposare al Verano. Accanto ad Alberto Sordi,  Vittorio Gassman, Petrolini, Vittorio De Sica, Nino Manfredi. E tanti protagonisti della cultura e dell’identità italiana.

Il Comune di Roma non è riuscita a trovare una degna sepoltura nel cimitero monumentale della città. Che da oltre 200 anni ospita le spoglie dei grandi. E costringe la famiglia Proietti, come riporta Repubblica,  a traslare le ceneri di Gigi in Umbria. ‘Provvisoriamente’, dice l’amministrazione capitolina, fino a quando non si troverà una tomba al Verano. In Commissione Trasparenza di metà aprile scorso l’Ama ha promesso che ‘presto saranno disponibili nuovi lotti’. Al cimitero Laurentino i posti sono finiti, al Cimitero Flaminio a Prima Porta, i lotti sono tutti con concessioni a tempo (dieci anni a terra, 30 al massimo in un loculo).

Per ora il Verano è off limits. Molte zone della grande struttura monumentale, 83 ettari, 9 ingressi, sorta nel 1809, sono praticamente in stato di abbandono. L’assenza di manutenzione si è portata via anche il mini decoro. Il Quadriportico all’ingresso è  buio e sporco, ovunque fontane con acqua putrida, erbaccia, lapidi rotte e ammassate, vasi divelti, loculi diroccati. Vicino alla camera mortuaria bidoni della spazzatura stracolmi. Il Pincetto, l’area nobile della città dei morti, è ormai diroccato.

 A Roma l’attore era un simbolo della romanità, la tragedia è teatrale, a volte sconfina nella commedia. Non aveva bisogno di testi, era sufficiente un canovaccio.

Feltri sottolinea che Proietti  fu il primo in Italia ad affrontare la platea in completa solitudine. Nei coccodrilli giornalistici, all’indomani della morte di Gigi, ho letto una cosa che mi ha colpito: a uno così, negli Stati Uniti avrebbero regalato le chiavi della Radio City Music Hall, che è un po’ come dire le chiavi dell’Academy di Hollywood. Verissimo. Invece in Italia, perse la direzione del teatro Brancaccio, lo stesso che oggi gli vogliono intitolare. Non fece polemiche, si buttò a capofitto in una impresa unica, la fondazione a Villa Borghese del Globe Theatre, su modello di quello londinese che, secoli fa, vide andare in scena William Shakespeare in persona. Fu un altro, sorprendente punto a suo favore. E un altro regalo alla sua città, che lo amava alla follia, come forse il solo Alberto Sordi prima di lui.

.L’attore ‘alternativo’, un po’ alla volta, verrà considerato uno di casa dall’intera nazione, il tutto senza perdere un grammo di credibilità artistica. Puoi essere pop o colto. Ma quello che conta è il talento, e Proietti ne aveva da vendere, qualunque cosa facesse.

Il cinema italiano non l’ha mai valorizzato, al di là di qualche ruolo di culto. Cosa aveva, Gigi, che non andava bene per il cinema italiano? Il suo perfezionismo, inviso ai registi e soprattutto ai produttori, dicono in molti.

La cosa sorprendente è che Virginia Raggi non interviene e l’Ama comunica che tutto è avvenuto con l’accordo dei familiari di Gigi.

Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco di Roma, intervenendo a RaiNews24 dice la sua: ‘È uno sconcio, si intitolano teatri e luoghi ma poi non si riesce a seppellire Gigi Proietti. In un paese normale un sindaco si dimetterebbe.  Un sindaco del Comune proprietario di Ama che gestisce i cimiteri con questo disastro viene fatto dimettere a furor di popolo. La gestione dei trasporti è la peggiore d’Europa, quella dei rifiuti è la peggiore d’Europa, ma se non riesci a seppellire i morti te ne vai’.

Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma del Pd, spiega che: ‘Al di là della vicenda Proietti che approfondiremo, il problema resta. Abbiamo tutti conosciuto la tristissima vicenda di Andrea Romano e suo figlio. Il dramma è di tantissimi romani che per l’inefficenza dell’amministrazione, l’assenza di investimenti e capacità gestionale sono in una situazione drammatica in un momento doloroso e drammatico come quello dell’addio ai loro cari. È l’ennesimo schiaffo ai romani’.

Il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi scrive: ‘Virginia Raggi si vergogni, si dovrebbe dimettere già solo per questo. Un insulto alla famiglia, un insulto alla città, un insulto alle tante persone che hanno sofferto in questo periodo e non riescono neanche a seppellire i propri cari. L’ennesimo esempio di una pessima amministrazione che Roma non merita più. Che schifo’.

I Cinque Stelle parlano di fake news visto che ‘la scorsa settimana i familiari di Gigi Proietti hanno individuato e scelto la soluzione più idonea tra quelle visionate, comunicandola ad Ama e agli uffici preposti di Roma Capitale. La richiesta riguarda la concessione di un’area per cappella da edificare, collocata nella parte nuova del cimitero Verano, vicino al Sacrario Militare’. In realtà resta solo il fatto  che a quasi sette mesi dalla morte una tomba per il grande attore non c’è.

© Fornito da La Repubblica

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Una dichiarazione che ha dato il là ai 5S che subito hanno iniziato a parlare compatti di fake news, perché l’Ama ha dichiarato che “la scorsa settimana i familiari di Gigi Proietti hanno individuato e scelto la soluzione più idonea tra quelle visionate, comunicandola ad Ama e agli uffici preposti di Roma Capitale. La richiesta riguarda la concessione di un’area per cappella da edificare, collocata nella parte nuova del cimitero Verano, vicino al Sacrario Militare”. Fatto sta che a quasi sette mesi dalla morte una tomba per il grande attore non c’è.

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