A Rabat negoziato in corso su crisi libica

Nei colloqui di Rabat sulla Libia si sta discutendo del profilo “tecnico” che dovranno avere premier e suoi due vice alla guida di un governo di unità nazionale libico: lo riferiscono fonti diplomatiche. Si sta “discutendo in termini generali del mandato di governo, di una timeline e anche, diciamo, dell’identikit del primo ministro e dei due vice”, ha detto un diplomatico  informato sull’andamento dei colloqui. Oltre alla “questione del governo”, “un’altra priorità” dell’incontro di Rabat sulla Libia sono gli “accomodamenti preliminari sulla sicurezza”, insomma la situazione “sul terreno”. L’indicazione conferma le aspettative della vigilia: nell’annunciare il round di dialogo in Marocco, la Missione di supporto dell’Onu per la Libia in una nota aveva segnalato martedì che le parti si erano accordate affinchè i colloqui si concentrassero anche sul “ritiro scaglionato di tutti i gruppi armati” dalle città. Mercoledì l’esercito ha annunciato tre giorni di tregua per favorire il negoziato.  I colloqui di Rabat per la pacificazione in Libia condotti da Bernardino Leon “stanno andando abbastanza bene”,  dice Federica Mogherini precisando di aver parlato con l’inviato Onu prima dell’informale Esteri di Riga, che avrà la Libia al primo punto in agenda e che si aprirà con un collegamento con Leon. “E’ chiaro che ci vorrà tempo e che le difficoltà sono molte”, aggiunge Mogherini parlando dell’andamento dell’incontro di Rabat. Ma l’Alto rappresentante sottolinea di ritenere “simbolicamente molto importante che la Libia sia al primo punto all’ordine del giorno di questo incontro che si tiene a Rigea, cioè nell’est e nel nord della Ue, per essere uniti non solo quando parliamo di Ucraina e di Russia, ma anche quando parliamo di Mediterraneo e di Libia”.

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