Situazione di imbarazzo per la regina di Spagna, Sofia. La sovrana, è stata fischiata da un centinaio di minatori e cittadini, che manifestavano contro la chiusura delle miniere, mentre prendeva parte all’inaugurazione di un hotel di lusso nelle Asturie insieme al ministro dell’industria e turismo, Josè Manuel Soria. Il 30 maggio scorso la stessa sorte, toccò all’erede al trono Felipe, mentre entrava a teatro con la moglie. La polizia nazionale – riferiscono i media – ha dovuto tenere il pubblico che urlava slogan a favore del mantenimento delle miniere di carbone e che ha cercato di entrare nell’edificio. La regina ha però mantenuto il suo aplomb e ha partecipato alla cerimonia senza apparenti contraccolpi. Il sindacalista del Soma-Fia-Ugt Josè Manuel Pedraza, che ha guidato la protesta, ha detto che è “un insulto inaugurare un luogo di divertimento proprio dove si decide di chiudere la maggiore fonte di reddito per la popolazione locale”. La catena Parador ha una centinaio di strutture di lusso in tutta la Spagna, castelli, monasteri, dimore storiche ristrutturare e trasformate in hotel. All’inizio dell’anno ha firmato – dopo una serie di scioperi – un piano di ristrutturazione che prevede tagli di personale e la chiusura di una ventina di strutture e il funzionamento per altre – come quello inaugurato da Sofia – solo nei mesi estivi o invernali, a seconda delle località.
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