Giornale di Sicilia: 31 famiglie rischiano la fame

 L’Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana ha convocato le organizzazioni sindacali dei poligrafici del Giornale di Sicilia in lotta contro «un’ennesima mortificazione subita dai lavoratori che – ha denunciato la Rsu – hanno ricevuto dall’azienda un documento in cui vengono dichiarati quasi tutti in esubero».

Fistel Cisl e Slc Cgil sono state convocate per il 6 agosto per discutere della situazione di crisi che in cui versa il quotidiano di Palermo che, per la stessa giornata, ha annunciato la soppressione delle pagine della Sicilia orientale con la conseguente chiusura delle cronache di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. Decisione, quest’ultima che ha suscitato la reazione indignata dei giornalisti e dei sindaci di Catania e Siracusa e spinto l’Assostampa Siracusa a promuovere, per il 6 agosto, dalle ore 10.30 alle 12, un sit-in di protesta davanti alla redazione di Siracusa, in via Teracati 83/a.

Nello stesso giorno, dunque, i poligrafici saranno impegnati a difendere i loro posti di lavoro dalla mannaia dell’editore. «Saremo presenti all’incontro – annuncia il segretario della Fistel Cisl Sicilia, Francesco Assisi – richiesto con urgenza assieme al Slc Cgil, per invocare un intervento a salvaguardia dei lavoratori e delle lavoratrici di una testata storica che rappresenta una pietra miliare per l’editoria siciliana e della storia di Palermo».

«La dichiarazione di 31 esuberi su 43 lavoratori – denuncia Assisi – in assenza di un piano di rilancio e riqualificazione, determina una ulteriore perdita di posti di lavoro e precarietà che l’isola non si può permettere. Serve, con urgenza, un piano di sviluppo straordinario ma anche la volontà di elaborare progetti per la formazione e la riqualificazione delle professionalità con l’obiettivo di adeguare le nuove mansioni all’era digitale creando progresso e qualità».

Il sindacato dei poligrafici sottolinea che «la sede di Palermo ha bisogno di garanzie occupazionali, siamo stanchi di subire scelte da parte della proprietà che ha solo interesse a mettere in sicurezza i propri conti e non ha a cuore a cuore il destino delle famiglie dei lavoratori del giornale. Siamo convinti che si possano trovare soluzioni a salvaguardia del lavoro e impedire il licenziamento dei 31 lavoratori poligrafici del giornale»

 Un sit-in contro la chiusura delle pagine della Sicilia orientale del Giornale di Sicilia. Lo organizza l’Assostampa Siracusa per lunedì prossimo, 6 agosto, davanti alla redazione di  Siracusa, viale Teracati 83/a.

«Da 29 anni – ricorda l’Assostampa – le pagine di Siracusa del Giornale di Sicilia, raccontano questo territorio con responsabilità, professionalità e puntualità. Adesso l’annuncio della proprietà: il 6 agosto chiusura delle pagine della Sicilia orientale, quindi delle cronache di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. Il problema occupazionale, che come sindacato ci impegniamo a difendere e tutelare fino allo stremo, si aggiunge alla perdita di un pezzo di democrazia per questo territorio».

Ricordando che «quando chiude un giornale tutta la comunità deve sentirsi più povera», i giornalisti siracusani, con in testa la segreteria provinciale e quella regionale, invitano al sit-it «la politica, le istituzioni, tutti i sindaci della provincia, i sindacati, le associazioni datoriali, quelle sportive e quelle del volontariato. Sarà anche un modo per difendere un pezzo della propria città e per dire grazie a dei professionisti che, con i loro racconti, hanno contribuito al dibattito, alla denuncia e alla promozione culturale»

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