Ultimatum Rousseau a M5s: saldare debiti entro il 22 aprile o percorsi diversi

‘A causa dell’enorme ammontare di debiti, Rousseau lancia l’ultimatum al M5s: se entro il 22 aprile ‘i rapporti pendenti’ non saranno saldati, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo’. E’ quanto annuncia l’Associazione Rousseau sul blog delle Stelle.

In questi anni – scrive Rousseau – abbiamo dato il nostro contributo come si fa in una famiglia, con fiducia, lealtà e senza mai limitarci. Abbiamo lavorato senza sosta e con la dedizione che, solo chi crede profondamente in quello che fa, riesce a dare. Abbiamo sentito il nostro compito come una componente preziosa per la crescita della comunità del MoVimento, mantenendo fermo il nostro impegno così come ha fatto il MoVimento, almeno fino ad un anno fa, si legge sul post sul blog, dal titolo ‘E’ tempo di decisioni’.

Da gennaio 2020 il MoVimento, infatti, attraverso alcuni dei suoi portavoce, ha iniziato a non onorare gli accordi in relazione alle attività erogate dall’associazione Rousseau omettendo di mettere in atto qualsivoglia presidio funzionale a garantire il rispetto delle regole e degli impegni presi, sebbene ciò abbia sempre rappresentato, nel pensiero dei fondatori del MoVimento, il tratto distintivo del percorso politico che si intendeva intraprendere. Oggi la situazione è giunta al punto di non ritorno ed è necessario fare chiarezza. Ad agosto 2020 inviammo all’ex capo politico reggente una bozza di accordo, da lui stesso richiesta, per poter finalmente definire ruoli e responsabilità reciproche, ma l’analisi di tale bozza non venne mai nemmeno discussa, anzi venne rinviata.

Parliamo di quel contratto che anche gli stessi iscritti chiesero con forza, con il voto degli Stati Generali, di concludere. A settembre 2020 comunicammo, con la consueta trasparenza, a tutti gli iscritti la gravità della situazione e la conseguente riduzione dei servizi, sollecitando settimanalmente gli esponenti politici del MoVimento e coloro che ritenevano di esprimersi per conto del medesimo, ad assumere una decisione. Nei giorni scorsi abbiamo anche attivato una raccolta fondi, su ogni nostra pagina, per provare a mantenere vivo il progetto civico a prescindere dalla decisioni del MoVimento che, negli ultimi giorni, è arrivato addirittura a negare l’esistenza del debito tramite alcuni suoi esponenti. Il 22 aprile saranno, infatti, trascorsi ben 15 mesi dalle dimissioni dell’ultimo Capo politico eletto democraticamente dagli iscritti e che sollecitava, già in quella data, quello che oggi viene rilanciato per l’ennesima volta: la rifondazione del M5s.

‘Le pretese economiche di Rousseau sono infondate sia nella quantificazione sia nell’individuazione del movimento come soggetto ritenuto obbligato’,  ha detto il capo politico del M5s Vito Crimi annunciando un nuovo meccanismo nella rendicontazione e restituzione per rendere ‘organizzativamente autonomo’ il Movimento. ‘Continueremo a usare Rousseau per l’esercizio della democrazia diretta? La risposta non può essere sì o no’, ha aggiunto.

‘La pretesa di oltre 400mila euro, infatti, include al suo interno, e ne è la parte preponderante arrivando a quasi 270mila euro, le quote non versate da parte di coloro che sono fuoriusciti dal Movimento’.

Quello che so è che avremo bisogno sempre e comunque di una piattaforma tecnologica che ci consenta da una parte di gestire gli iscritti per l’attività ordinaria e dall’altra per attuare il principio della democrazia diretta, che è nel nostro Dna – ha spiegato ancora il capo politico dell’M5s Quali caratteristiche deve avere questa piattaforma? Deve essere gestita in totale autonomia dall’associazione politica Movimento 5 Stelle, nei contenuti e nella forma, deve rispondere all’esigenza di essere funzionale al perseguimento dell’azione politica del Movimento e non del soggetto terzo che la mette a disposizione, qualunque esso sia.

Il nuovo sistema di rendicontazione sarà un sistema forfettario, applicato a tutti automaticamente – ha proseguito -. Oggi tutti i parlamentari sono obbligati a restituire un importo minimo di 2mila euro più 300 euro da destinare direttamente alla Associazione Rousseau. Il resto va rendicontato.

Secondo Crimi, ‘le iniziative e le attività devono essere proposte, coordinate e gestite dagli organi del Movimento o dai responsabili dei vari progetti indicati dal Movimento 5 Stelle e non dal soggetto terzo che fornisce il servizio. Tutte le scelte devono essere nella piena disponibilità degli organi che sono democraticamente eletti e che rispondono a meccanismi di fiducia e sfiducia e quindi rispondono politicamente anche delle scelte fatte, e non al soggetto terzo che fornisce lo strumento’.

‘L’iscritto o il cittadino che accede, non deve immaginare di accedere ad una piattaforma, qualunque essa sia, ma deve comprendere che sta entrando nel Movimento. Deve sentirsi dentro e parte del Movimento e non di un soggetto terzo che si limita a fornire lo strumento tecnologico’.

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