Ucraina. Dopo voto su lingua russa, scontri davanti parlamento

E’ stato approvato dal parlamento ucraino, con 234 voti favorevoli il ddl presentato dalla maggioranza per far diventare il russo lingua ufficiale nelle 13 regioni in cui è particolarmente diffuso, praticamente metà Paese. La decisione presa, torna ad agitare il clima politico e la piazza di Kiev. I sostenitori dell’opposizione si sono scontrati con la polizia davanti al parlamento di Kiev, dove si sono riuniti per protestare contro la norma. Lo riferisce Novosti Ukraina. Davanti alla sede dell’assemblea parlamentare vi è anche un gruppo a sostegno del Partito delle regioni, la formazione che fa capo al presidente Viktor Yanukovich e che ha promosso il disegno di legge. Secondo rappresentanti dell’opposizione, la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per bloccare la protesta, ma il ministero dell’Interno nega questa versione. La forte pioggia che da stamattina cade a Kiev ha contribuito poi a ridimensionare la manifestazione, ma le agenzie di stampa riferiscono di un picchetto del Partito delle Regioni che in tarda mattinata resisteva malgrado le intemperie. La legge che ha scatenato i malumori del fronte filo-occidentale introduce nuove regole per tutte le lingue di minoranza, ma de facto incide solo sullo status del russo, che è idioma quotidiano per la maggioranza della popolazione nell’Est dell’Ucraina. Il 25 maggio, un primo tentativo di metterla ai voti era finito in rissa dentro il parlamento, con scontri fisici tra oppositori e rappresentanti della maggioranza governativa.

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