Ticket, sicuro di doverlo pagare? Come avere l’esenzione

Il ticket sanitario deve essere sempre pagato? Quali sono i soggetti che ne possono essere completamente ed interamente esentati? Alcune importanti novità sono state introdotte nel corso del 2022, quando le esenzioni dal pagamento del ticket sanitario sono stati estese ad un’ulteriore categoria di cittadini. Ma cosa è successo nel dettaglio? Sono state eliminate, in estrema sintesi, le differenze tra gli inoccupati e i disoccupati.

A sollevare la questione è stata una sentenza del Consiglio di Stato datata 13 luglio 2022, che ha fatto il punto della situazione sul ticket sanitario, alla luce delle equiparazioni previste dal Jobs Act tra quanti hanno perso il lavoro e chi, invece, non ha mai avuto un’occupazione.

Ma partiamo dall’inizio. In Italia il ticket sanitario è stato introdotto nel 1982: è una somma che il cittadino deve versare per contribuire, almeno in parte, a sostenere i costi per i servizi dei quali ha usufruito. In linea generale il ticket sanitario deve essere pagato per le seguenti prestazioni:

visite specialistiche;

esami di diagnostica strumentale e di laboratorio;

prestazioni eseguite al pronto soccorso con codice bianco, che non hanno portato ad un ricovero;

cure termali.

Indice

Ticket sanitario, cosa dice il Consiglio di Stato

Inoccupati e disoccupati: l’equiparazione

I requisiti per avere l’esonero

Come si ottiene l’esenzione dal ticket sanitario

Esenzione per patologia

Ticket sanitario, cosa dice il Consiglio di Stato

Ma partiamo dall’inizio e cerchiamo di comprendere cosa sia accaduto. Attraverso il Decreto Legislativo n. 150/2015 sono state equiparate, a tutti gli effetti, le situazioni delle persone che non hanno svolto in precedenza una qualsiasi attività lavorativa e chi, invece, ha perso il proprio lavoro. Questa novità è particolarmente importante, perché determina il venir meno delle distinzioni che erano previste per poter accedere all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.

A mettere in evidenza questa particolare situazione è stato direttamente il Consiglio di Stato, attraverso una sentenza del 13 luglio 2022, relativa ad un quesito posto dal ministero della salute il 17 luglio 2017. La decisione è arrivata con tempi decisamente lunghi e ha avuto il merito di fare chiarezza, dopo molti anni, su alcune norme che sono entrate in vigore con il Jobs Act.

Inoccupati e disoccupati: l’equiparazione

Come vedremo più avanti, hanno la possibilità di beneficiare dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario tutti i contribuenti con un reddito basso. Per quanto riguarda i disoccupati la soglia è fissata a 8.263,31 euro, importo che sale a 11.362 euro nel momento in cui c’è un coniuge e di altri 516,46 euro per ogni figlio a carico.

La sentenza del Consiglio di Stato ha il merito, senza dubbio, di aver fatto chiarezza sulla platea dei potenziali beneficiari dell’agevolazione a seguito della ormai superata distinzione tra disoccupato e inoccupato. I giudici di Palazzo Spada, infatti, hanno analizzato l’articolo 19 del decreto Legislativo n. 150/2015, che ha esplicitamente previsto che

Sono considerati disoccupati i lavoratori privi di impiego che dichiarano in forma telematica al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro di cui all’art. 13 la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro dell’impiego.

In estrema sintesi, la condizione di disoccupato comprende sia quanti hanno perso il posto di lavoro che quanti non hanno mai svolto una qualsiasi attività lavorativa. Ai fini pratici, quello che conta è di non avere un’occupazione e di aver presentato la DID.

I requisiti per avere l’esonero

Dopo aver analizzato la decisione del Consiglio di Stato cerchiamo di capire in quali occasioni i contribuenti hanno la possibilità di ottenere l’esonero dal pagamento del ticket sanitario.

A differenza di quanto accade per altre misure, in questo caso non è necessario fare riferimento all’Isee, ma si deve fare riferimento al reddito familiare. Si dovrà fare riferimento all’Isee per alcuni casi specifici, che sono legati alle agevolazioni regionali.

Per sapere chi sia esonerato dal pagamento del ticket sanitario è necessario prendere in considerazione la somma dei redditi dei membri del nucleo familiare. Hanno diritto all’esenzione quattro categorie di cittadini:

E01 – sono le persone con un’età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni. Il reddito familiare deve essere inferiore a 36.151,98 euro;

E02 – sono i disoccupati e i familiari a loro carico. Come abbiamo visto in precedenza il reddito familiare deve essere inferiore a 8.263,31 euro, che sale a 11.362,05 in presenza di un coniuge. Il reddito sale di 516,45 euro per ogni figlio a carico;

E03 – si riferisce ai titolari di un assegno sociale e ai loro familiari a carico;

E04 – sono i titolari di una pensione minima, con più di 60 anni ed i loro familiari a carico. Il reddito della famiglia, in questo caso, deve essere inferiore a 8.263,31 euro, che passa a 11.362,05 in presenza di un coniuge e di ulteriore 516,456 euro per ogni figlio.

Come si ottiene l’esenzione dal ticket sanitario

Ad elaborare l’elenco dei cittadini esonerati dal pagamento del ticket sanitario ci pensa direttamente il Sistema Tessera Sanitaria, il quale, per fare questa operazione, si basa direttamente sulle informazioni ricevute dall’Agenzia delle Entrate.

È possibile verificare di essere stati inseriti o meno in questo elenco attraverso una delle seguenti modalità:

rivolgendosi direttamente all’Azienda Sanitaria di Assistenza;

rivolgendosi al proprio medico di Medicina generale;

accedendo al portale del Sistema TS, solo per gli assistiti nelle Regioni che hanno effettuato esplicita richiesta al Sistema TS.

Nel momento in cui è stata accertata la propria posizione, per ottenere l’esenzione non è necessario effettuare delle azioni particolari. Nel momento in cui il medico rilascia la ricetta, al suo interno è contenuto il codice di riferimento che permette di pagare il ticket sanitario.

I cittadini, che dovessero rispettare i requisiti che abbiamo appena visto, ma non sono stati inseriti negli opportuni elenchi, possono evitare di pagare il ticket sanitario attraverso un’autocertificazione.

Esenzione per patologia

Oltre ai motivi più strettamente legati al reddito, i cittadini hanno la possibilità di ottenere l’esenzione dal ticket sanitario per determinate patologie. È possibile accedere all’agevolazione per:

alcune malattie croniche;

per determinate malattie rare.

Per le malattie croniche le prestazioni vengono direttamente individuate dal medico curante: le necessità in questo caso, risultano essere strettamente legate al paziente e possono essere differenti da caso a caso. Per ottenere l’esenzione in caso di malattie rare, è necessario presentare un’accurata documentazione all’Asl di residenza. Da questa documentazione deve emergere una o più malattie che siano incluse in un elenco stilato dal Ministero. Le prestazioni sanitarie devono essere rilasciate da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica.

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