Gli studenti del convitto Foscarini di Venezia fanno troppo chiasso durante la ricreazione, i vicini si ribellano e l’istituto viene multato. La sanzione di 1.500 euro per ‘schiamazzi diurni’ è stata pagata senza batter ciglio e nella città lagunare subito scoppia la polemica. “Abbiamo pagato e non contestato – ha detto il rettore Rocco Fiano al Gazzettino – tuttavia si è provveduto ad avvertire la provincia, ente locale che gestisce gli edifici scolastici”. Sconcertata è la presidente della provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto. “La società si sta rivelando sempre più intollerante” visto che “dimentica che dove si sono scuole ci sono giovani ed il giocare a voce alta fa parte della loro connaturata vivacità”. Il presidente promette comunque di tutelare le esigenze di tutti, studenti e residenti. Così per evitare che durante la ricreazione nel campo all’aperto, usato però solo quando è possibile, gli schiamazzi dei ragazzi possano dare fastidio ai vicini potrebbero essere istallate delle strutture esterne al convitto per limitare i rumori. Ma probabilmente per evitare una ulteriore multa servirà solo chiedere agli studenti di abbassare la voce e ai vicini di essere più clementi ricordandosi, magari, di quanto loro erano bambini e giocavano.
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