Un operatore di Borsa di una banca davanti ai monitor, Milano, 19 Ottobre 2018. ANSA / MATTEO BAZZI

Spread frena, scende sotto 240. Milano volatile, torna in calo

Lo spread tra Btp e Bund torna sotto i 240 punti base, a 239, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,92%.

Seduta all’insegna della volatilità e del nervosismo per Piazza Affari. Dopo un timido tentativo di invertire la rotta, la Borsa di Milano (-0,26%) è tornata nuovamente in calo, allineandosi agli altri listini europei. Resta l’attesa per il rating di S&P sull’Italia atteso nelle prossime ore. Le banche continuano a marciare in territorio negativo. Unicredit (-2,6%), Banco Bpm (-2,2%), Bper (-2,3%). In rosso anche Tim (-1,3%) e Leonardo (-1,2%). In rialzo Stm (+3%), Diasorin (+2,4%) e Terna (+2,7%).

Le Borse europee proseguono ancora in calo dopo l’ulteriore calo della fiducia delle imprese tedesche. Gli investitori appaiono timidi rispetto alle misure di sostegno all’economia adottate dall’Europa mentre si guarda anche ai dati della stagione delle trimestrali. Sul fronte valutario è in lieve calo l’euro sul dollaro a 1,076 a Londra. Proseguono in rosso Londra (-0,95%), Francoforte (-0,91%), Parigi (-0,88%), Madrid (-1,42%) e Milano (-0,2%). Il comparto dell’energia cede l’1,5% insieme alle banche.

“Sebbene la pandemia di coronavirus stia causando un grave shock economico che spingerà il debito pubblico italiano a raggiungere livelli record quest’anno, l’affidabilità creditizia del Paese dovrebbe rimanere sostanzialmente inalterata data la natura temporanea della recessione e i bassi costi di finanziamento”. Lo afferma Moody’s Investors Service precisando che il report “non costituisce” una valutazione sul rating.

Il Tesoro ha assegnato tutti i 3,75 miliardi di euro del Ctz novembre 2021 e del Btpei (Btp indicizzato all’inflazione del’Eurozona) maggio 2030 offerti in asta con tassi in netto rialzo. Il rendimento del Ctz è salito all’1,001% da 0,307% del collocamento di marzo e quello del Btpei ha segnato un rialzo all’1,77% da 0,31% del collocamento di febbraio.

Le Borse asiatiche chiudono in rosso con i timori per i danni all’economia globale provocati dalla pandemia del coronavirus. Gli investitori guardano anche alla stagione poco entusiasmante delle trimestrali ed ai dati deludenti del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Chiude in rosso Tokyo (-0,86%). Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 107,60, e a un valore di 115.80 sull’euro. A mercati ancora aperti marci in calo la Cina con Shanghai (-1%), Shenzhen (-1,4%), Hong Kong (-0,5%). Male anche Mumbai (-1,2%) e Seul (-1,3%). Sul fronte macroeconomico atteso il rating di S&P per Italia e Regno Unito. Previsto anche l’indice di fiducia delle imprese dalla Germania. Dall’Italia attesi gli indici della fiducia del consumatori e delle imprese. Dagli Stati Uniti i beni durevoli e la fiducia dei consumatori.

Eni: con crisi rivede piano 2020-21 e prezzo brent  – “Eni ha prontamente definito le proprie risposte allo scenario di crisi in atto rivedendo il piano industriale per il 2020 ed il 2021 con l’obiettivo di salvaguardare la solidità del proprio bilancio”. Lo si legge nella nota diffusa dopo il cda che ha approvato i risultati del trimestre. Sulla base del nuovo quadro macroeconomico Eni ha aggiornato anche le previsioni del prezzo Brent riducendole a 45 e a 55 dollari al barile per il 2020 e per il 2021.

I risultati del primo trimestre dell’Eni (con una perdita netta di 2,93 miliardi di euro e un risultato netto adjusted di 59 milioni) sono “penalizzati dall’effetto combinato della crisi economica indotta dal Covid-19 e dalla caduta dei prezzi dell’energia”.

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