Sicilia. Lombardo, richiesto il rinvio a giudizio

La Procura di Catania ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno all’associazione mafiosa e voto di scambio del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e di suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. L’istanza fa seguito alla decisione del Gip Luigi Barone di non accogliere l’archiviazione proposta dalla Procura per i fratelli Lombardo e di disporre l’imputazione coatta per i due esponenti politici. Secondo quanto si è appreso, il fascicolo non è stato ancora assegnato ad un giudice, né è stata fissata la data dell’udienza preliminare. La data slitterà di alcune settimane perché il magistrato dovrà essere diverso dal giudice Barone, che sulla vicenda si è già espresso, e dovrà avere il tempo di studiare le migliaia di pagine degli atti confluiti nel fascicolo.

In particolare, il Gip ritiene sia da escludere che per 10 anni Cosa Nostra abbia investito su un partito, il Mpa, sul suo leader e su suo fratello, accettando, dopo ogni competizione, di ricevere nulla in cambio e continuando a stipulare ancora accordi nelle successive elezioni. “Gli elementi sin qui esaminati e le relative considerazioni svolte,termina Barone , offrono, dunque, a questo decidente, un ulteriore elemento indiziario, che indubbiamente dovrà essere approfondito nel corso dell’istruttoria dibattimentale, ma che presenta, allo stato, una pregnanza tale da non consentire l’archiviazione del procedimento”.

 

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