SICILIA, LA FIAP CONDANNA L’APPELLO DI MICHELE SANTORO. «È NEGAZIONE DEI VALORI DELLA RESISTENZA ED INNO AL MARESCIALLO PÉTAIN».

La Federazione Italiana Associazioni Partigiane (FIAP) della Sicilia sarà presente nelle piazze in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, che si terranno nei vari centri dell’isola: a comunicarlo è Antonio Matasso, presidente di FIAP Sicilia, che parteciperà a diverse iniziative. La FIAP, soggetto federativo che riunisce i sodalizi antifascisti di ispirazione socialista e socialdemocratica, azionista, repubblicana, radicale e liberale, è stata fondata nel 1949, con la partecipazione anche di soldati del Regio Esercito e di formazioni anarchiche e libertarie che avevano militato nella Resistenza: un variegato mondo che scelse di differenziarsi dall’ANPI, negli anni in cui quell’associazione sosteneva la politica dell’Unione Sovietica e delle altre dittature comuniste. Proprio in ragione della storia della Federazione a lungo guidata da Ferruccio Parri, i vertici di FIAP Sicilia confermano in occasione del 25 aprile il proprio sostegno «alle ragioni della Resistenza ucraina, impegnata a difendersi dall’aggressione del fascismo dei giorni nostri, quello di Putin. Un fascismo alleato ad altre spregevoli dittature, tra cui quelle oggi al potere in Iran, Corea del Nord, Siria, Cuba, Bielorussia e Cina: una sorta di Internazionale dell’anti-democrazia, che aspira a mettere insieme i nemici della società aperta di ogni latitudine, sotto l’egida di chi, a Mosca come a Pechino, esibisce la stessa volontà imperialistica di potenza che fu propria di Hitler e Mussolini». Per queste ragioni, FIAP Sicilia valuta in maniera fortemente negativa l’appello diffuso dal giornalista Michele Santoro. Secondo il presidente Antonio Matasso, «aver pubblicato quel testo a ridosso della ricorrenza della Liberazione rappresenta un oltraggio alla memoria dei partigiani: esso costituisce una vera e propria negazione dei valori della Resistenza nella loro universalità. Se i servizi segreti statunitensi e britannici non avessero rifornito di armi le formazioni partigiane italiane, oggi probabilmente racconteremmo un’altra storia. Chiedere di far terminare le ostilità attraverso il disarmo degli aggrediti e della loro Resistenza conclude Matasso  svela come l’universo morale dell’appello di Santoro coincida in pieno con quello del maresciallo Philippe Pétain, il generale francese che si oppose alla lotta partigiana contro i nazisti e la represse in nome del collaborazionismo con gli aggressori. Credo che risulti evidente come quella strategia non sia servita a porre fine alla guerra, in Francia così come nel resto d’Europa».  Inoltre, nella mattinata di martedì 25 aprile, alle ore 11,45 dinanzi alle targhe toponomastiche di piazza Matteotti e via Amendola, si terrà nella stessa cittadina tirrenica una breve cerimonia per rendere omaggio ai due leader dell’opposizione al regime mussoliniano, nel quadro delle iniziative promosse da numerosi circoli e associazioni che condividono i valori antifascisti.

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