‘Scoperto’ il ghepardo gigante dell’Argentario

 Non ha più segreti il felino dell’Argentario, il misterioso animale vissuto un milione e mezzo di anni fa e il cui cranio è ancora parzialmente racchiuso nella roccia: le ossa appartengono in realtà a un ghepardo gigante e sono stato analizzate e ricostruite in 3D grazie alle immagini ottenute dal supermicroscopio a raggi X della Struttura europea per la luce di sincrotrone (Esrf). Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, la ricerca è stata condotta dalle università di Perugia e Sapienza di Roma.

Grazie alla tomografia a raggi X il fossile è stato virtualmente estratto dalla roccia e le sue caratteristiche anatomiche sono state descritte per la prima volta: aveva un muso corto, premolari e molari aguzzi, lunghe e una lunga coda e un corpo massiccio, pesante fra4 80 e 90 chilogrammi. Rispetto ai grandi felini attuali, il ghepardo dell’Argentario aveva una struttura insolita, che non poteva garantire la rapidità dello scatto. Era un felino piuttosto lento e robusto, che durante la caccia tendeva imboscate con inseguimenti brevi e attaccava la preda con morsi inesorabili.

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