Salvini sfida l’Europa sul debito

Salvini si comporta con la pazienza e la moderazione di chi è leader del primo partito italiano e non mette in crisi il governo ma Di Maio, anche dopo il tonfo elettorale di domenica alle Europee, sulle autonomie regionali tiene ancora alto il muro, sostenendo che farà da «argine» a quello che non va bene, tutelerà il contratto di governo da «idee a volte estreme, che a volte possono favorire i privilegi, e da comportamenti che possono favorire l’illegalità». Il

Al Consiglio dei ministri di domani dovrebbe essere approvato il decreto sicurezza, in quello della prossima settimana Salvini vorrebbe portare l’autonomia regionale. Si comincerà a misurare nel concreto il peso elettorale della Lega, a profilarsi l’egemonia di Salvini.

Ma è l’agenda economica in cima ai suoi pensieri, quella flat tax che poi non sarà una tassa piatta e unica, ma saranno più aliquote accorpate con l’effetto di diminuire comunque la pressione fiscale. Su questo M5S è d’accordo. La battaglia però si giocherà con l’Europa, con Bruxelles dopo il voto di domenica. Salvini pensa di ottenere sconti, che si possa evitare di aumentare l’Iva (23 miliardi) e concentrarsi sulla riforma fiscale. A Bruxelles, questa commissione uscente e presumibilmente quella entrante, non cambierà molto l’atteggiamento nei confronti dell’Italia con il suo enorme debito pubblico.

A Roma attendono una lettera in cui si sottolinea proprio questa montagna di debito e si richiama l’Italia a non farsi venire strane idee. Salvini però ricorda «l’impegno preso con gli italiani per cambiare gli equilibri in Europa e le politiche di bilancio europee, a maggior ragione se è in dirittura d’arrivo un’altra lettera». Il leader leghista ha spiegato di non vedere l’ora di conoscerne i contenuti. «Con garbo risponderemo anche in base al consenso popolare dicendo che l’Europa della precarietà e della disoccupazione per noi si è chiusa ieri. Ora si apre un’altra stagione».

Con quali voti in Europa e con quale gruppo possa aprire una nuova stagione non è dato saperlo, dato che i sovranisti suoi alleati nel Parlamento europeo si sono fermati al 7,7%. Salvini vuole ridiscutere i parametri europei, bisogna vedere se anche Conte e Tria sono dello stesso avviso.

I leghisti dicono che Di Maio si comporta ancora con arroganza, ma presto dovrà scegliere se rimanere al governo o affrontare il rischio di elezioni anticipate. Salvini ha un cronoprogramma su fisco, autonomie, Tav, sblocca-cantieri, infrastrutture, riforma della giustizia. Entro giugno Di Maio dovrà dare una risposta. Ma già in questi giorni dovranno arrivare le risposte su autonomie e cantieri. Oggi il premier Conte incontrerà a Palazzo Chigi i relatori di Lega e 5 Stelle (Faggi e Santillo) al decreto sblocca-cantieri. Il Carroccio al Senato aveva presentato degli emendamenti per accelerare le procedure, con la nomina di commissari. Il ministro alle Infrastrutture li aveva bocciati tutti. Conte proverà a sbrogliare la matassa. Ma presto arriverà il caso del viceministro Edoardo Rixi: se ci sarà per una condanna in primo grado M5S chiederà le dimissioni. Salvini ha già fatto sapere che non se ne parla.

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