‘SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA’, di CARROZZERIA ORFEO dal 5 al 17 marzo dal martedi al venerdi h 21, sabato h 19 e domenica h 17

“Il bene non potrà mai vincere perché è sfinente.

L’onestà, la sincerità, il vero amore, sono tutte cose sfinenti da praticare perché non durano, sono solo degli istanti. Mentre il male è un maledetto maratoneta, uno spietato realista senza sonno che ha la resistenza dalla sua.”

Dopo aver esplorato in diversi spettacoli il mondo degli ultimi, dei reietti, degli esclusi e dei perdenti, in questa nuova produzione intendiamo indagare il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: l’amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la ricerca di un senso autentico nell’esistenza.

Salveremo il mondo prima dell’alba è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee come dipendenze sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci. Sono tutti vittime ognuno della propria dipendenza e del proprio egoismo, vie di fuga da una realtà opprimente. Ma le dipendenze e la riabilitazione costituiscono solo il sintomo esteriore di problemi più profondi ed esistenziali… di una sensazione di smarrimento comune ad un’intera generazione.

L’intero spettacolo, infatti, vuole farsi metafora di un modello di vita ormai giunto a un punto di non ritorno, dove parole come comunità, umanità e gentilezza sono quasi del tutto scomparse e bandite se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici, elettorali e commerciali. Ciò che ne rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta dall’ossessione di questo continuo doversi vendere, con il terrore che nessuno ti voglia mai comprare.

Il tutto verrà esplorato in pieno stile Carrozzeria Orfeo, grazie a un occhio sempre lucido e, forse, disilluso, che intende cogliere, con ironia e anche estremo divertimento, i paradossi, le contraddizioni e le deformazioni grottesche della realtà attraverso personaggi strabordanti di umanità, ironia e dolore.

Lo spettacolo, in fondo, vuole raccontare una società sempre più triste, eppure, satura di foto felici in cui non sembra più esistere un luogo dove riconoscersi come soggetti autentici, né tantomeno in progetti sociali che richiedano la nostra dedizione e la nostra lealtà. Perché l’unico comandamento sembra essere quello di produrre; l’errore è bandito, la sofferenza individuale è percepita come una vergogna, una zavorra da nascondere agli altri, come segnale chiaro di debolezza e fallimento; mentre in modo sempre più meschino e ingannevole va affermandosi la nuova eroica parola portavoce del capitalismo: resilienza, che, nel cinico pragmatismo di questo sistema malato, in fondo significa solo: “Resisti nonostante tutto, ignora te stesso e il tuo dolore, nascondilo, non ascoltarti più e vai avanti. Produci, produci, produci!” E se non esiste limite alla produzione, anche individualmente, dai desideri soddisfatti nascono di conseguenza sempre nuovi desideri. Sempre più prepotenti, ossessivi e, spesso, indotti dal mondo esterno. Come se volessimo bere il mare di bicchiere in bicchiere. L’infinito. L’impossibile. Un impossibile ricerca senza tempo. Ed è da qui che viene il nostro dolore.

Hegel ci parla di Cattivo infinito come di “questo continuo voler sorpassare il limite, che è l’impotenza di toglierlo e la perenne ricaduta in esso.”

E il grande problema sembra essere che ormai non ci si scandalizza nemmeno più delle disfunzioni e delle atrocità del sistema perché è un modello di vita diventato così maledettamente normale da essere riuscito a colonizzare il nostro inconscio senza lasciarci nessuna percezione di un’alternativa.

Il tema centrale di Salveremo il mondo prima dell’alba, quindi, si fonda sulla riflessione che, a nostro avviso, nei prossimi decenni, l’umanità non potrà essere assolutamente in grado di ritrovarsi unita nel combattere le grandi battaglie da tempo rimaste inascoltate come il cambiamento climatico, l’inquinamento, la fame nel mondo e l’ingiustizia, semplicemente perché non è preparata a farlo. In un contesto alienante, dove le nuove generazioni sembrano ereditare solo valori come successo, visibilità e vittoria, diviene impossibile pensare a una grande battaglia collettiva per salvare questo pianeta e chi lo abita.

Quando i politici stessi si espongono su tik tok per pubblicizzarsi e la vita politica, al pari di tutto il resto, diventa mera comunicazione, non può esistere una classe dirigente in grado di sensibilizzare la cittadinanza sui grandi temi. Forse, allora, per poter combattere delle grandi battaglie comuni, dovremo prima essere in grado di ritrovare quel senso di reciprocità e solidarietà che sembriamo aver smarrito. Potremo concentrarci sulle grandi battaglie collettive solo se riusciremo prima a riabituarci a guardare con occhi attenti ciò che ci è vicino. Potremo, forse, farcela solo se riusciremo ad arginare tutta quell’invisibile, eppur feroce, violenza quotidiana tra uomo e uomo. Perché lo sappiamo tutti, ci troviamo di fronte a una pandemia, sì… di indifferenza ed egoismo. Ma se riusciremo in questo, se riusciremo a riavvicinarci attraverso un gesto e un pensiero sincero, un insignificante atto di cura gratuita; se riusciremo a ritagliare, in mezzo al caos, uno spazio per il pensiero semplice, familiare e umano, forse, come proveranno a fare i ricchi e delusi ospiti del nostro rehab… beh, forse (ma chi può dirlo), potremo salvare il mondo prima dell’alba.

“Non siamo in grado di riconoscere le cose importanti, siamo troppo stanchi ed esausti dal resto. Vediamo la vita solo sfiorando la catastrofe.”

«Quando Gabriele Di Luca mi ha proposto di fare da consulente filosofico per il suo nuovo spettacolo ne sono stato entusiasta: amo il lavoro di Carrozzeria Orfeo, un mix sapiente di potenza visionaria, ironia devastante e ritratti chirurgici dei nostri abissi grotteschi. Così ci siamo visti alcune volte per chiacchierare, abbiamo organizzato incontri con una nota astronauta italiana per capire meglio com’è la vita nello spazio (“non c’è poesia nel guardare ogni giorno la Terra da lontano. È un lavoro come un altro. Se vuoi la poesia devi portartela da casa”), e abbiamo condiviso letture, visioni e spunti sull’aggressività umana, sulle diseguaglianze, sul transumanesimo. Quando, poi, Gabriele mi ha mandato il testo dello spettacolo ho pensato subito al videogame degli anni ’90 Mortal Kombat, un picchiaduro violentissimo e gustoso in cui, dopo la vittoria, appariva sullo schermo la scritta con il sangue Finish him!, e il giocatore aveva a disposizione una manciata di secondi per realizzare la Fatality con cui spettacolarizzare la morte dell’avversario. Salveremo il mondo prima dell’alba è la Fatality di Carrozzeria Orfeo: finisce lo spettatore togliendogli tutte le illusioni perbeniste, le certezze su buoni e cattivi e le aspettative sull’umano mal riposte, e lo obbliga a godersi notte oscura del nostro tempo, senza speranze a fare da lucine d’emergenza e a rovinare il buio. In questo modo, però, fa accadere l’impossibile: la manifestazione di un senso della vita. Un senso forse tragico, senz’altro ironico, ma comunque un senso capace di tenerci in piedi malgrado tutto. E di far vedere, con Nietzsche, “La vita come mezzo della conoscenza: con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere”. Prima, però, “vi farà molto incazzare”».Andrea Colamedici – TLON

Teatro Vascello

dal 5 al 17 marzo

dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA

Uno spettacolo di CARROZZERIA ORFEO

Drammaturgia Gabriele Di Luca

Con (in o.a.)

Sebastiano Bronzato

Alice Giroldini

Sergio Romano

Roberto Serpi

Massimiliano Setti

Ivan Zerbinati

Regia

Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

Assistente alla regia Matteo Berardinelli

Consulenza filosofica Andrea Colamedici – TLON

Musiche originali Massimiliano Setti

Scenografia e luci Lucio Diana

Costumi Stefania Cempini

Direzione tecnica Alice Mollica e Andrea Gagliotta

Tecnico elettricista Ermanno Marini

Creazioni video Igor Biddau

Con la partecipazione video di Elsa Bossi, Sofia Ferrari e Nicoletta Ramorino

Illustrazione locandina Federico Bassi e Giacomo Trivellini

Organizzazione Luisa Supino e Francesco Pietrella

Una coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

in collaborazione con Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale

Durata dello spettacolo 150’ con intervallo

NOTE DI DRAMMATURGIA di Gabriele Di Luca

CALENDARIO

11-14 gennaio 2024 | ANCONA – Teatro Le Muse | Prima Nazionale

16-21 gennaio 2024 | TORINO – Fonderie Limone

23 gennaio 2024 | REGGELLO – Teatro Excelsior

24 gennaio 2024 | SAN MARINO – Teatro Titano

26 gennaio 2024 | VASTO (CH) – Teatro Rossetti

27-28 gennaio 2024 | BARI – Teatro Kismet

30 gennaio 2024 | MANTOVA – Teatro Sociale

31 gennaio 2024 | VARESE – Teatro di Varese

1 febbraio 2024 | BOLOGNA – Teatro Duse

2 febbraio 2024 | BAGNOLO IN PIANO (RE) – Teatro Ilva Ligabue

3 febbraio 2024 | FIORANO MODENESE (MO) – Teatro Astoria

5 febbraio 2024 | RUBIERA (RE) – Teatro Herberia

9-18 febbraio 2024 | NAPOLI – Teatro Bellini

20 febbraio-3 marzo 2024 | GENOVA – Teatro Modena

5-17 marzo 2024 | ROMA – Teatro Vascello

21-24 marzo 2024 | CATANIA – Teatro Verga

3 aprile 2024 | UDINE – Palamostre

4 aprile 2024 | TRIESTE – Teatro Rossetti

6-7 aprile 2024 | LA SPEZIA – Teatro Civico

9-28 aprile 2024 | MILANO – Teatro Elfo Puccin

Biglietti: Intero 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti 16 euro. È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito e bancomat abilitati,

acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/

acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842

acquista on line  https://www.vivaticket.com/it/ticket/salveremo-il-mondo-prima-dell-alba/210400

Teatro Vascello CoffeePlant bistrot da febbraio aperti anche a pranzo menù completo dal lunedì al venerdì e menù alla carta anche la sera solo su prenotazione al numero 3494778098 Info Via Giacinto Carini 78

STAGIONE TEATRALE 2023 – 2024 del TEATRO VASCELLO

Campagna abbonamenti

Card libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

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