Roberto Saviano e il suo delirio assoluto sulla cristianità

“Ennio Flaiano diceva che la libertà è così sacra da consentire agli altri dì dire idiozie e leggendo i post di due guru della sinistra, Roberto Saviano e Michela Murgia non abbiamo alcun dubbio”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

“Murgia – dice il deputato di FdI – offende i credenti riducendo la Natività a una sorta di ludismo contemporaneo. Una cosa veramente fuori dal mondo che nessun grande pensatore ateo ha mai manifestato. Saviano addirittura cataloga la santa famiglia come rifugiati – dice Antoniozzi- dimenticando che la nascita a Betlemme di Gesù fu la conseguenza dello spostamento per il censimento augustiano. Siamo allo stravolgimento della storia da una parte e a una oscena rappresentazione di una religione monoteista dall’altra, fatta da due ” pensatori” che si riempiono la bocca di parole come rispetto – conclude Antoniozzi – salvo poi denigrare la cristianità”.

Roberto Saviano, in un delirio assoluto,   ha pubblicato una cartolina in cui rivendicava l’evento di Betlemme come una sorta di peripezia di migranti ante litteram.

Giuseppe e Maria sarebbero stati due rifugiati , perseguitati come il figlio in grembo, costretti a fuggire al confine per rendere luce al piccolo.

Saviano stravolge  il Vangelo e la storia di Gesù pur di diffondere bugie eclatanti, senza il minimo pudore di compensare le sue evidenti lacune religiose con una veloce ricerca su Wikipedia.

Giuseppe e Maria si recarono a Betlemme per adempiere al censimento augustiano, da perfetti indigeni.

Il bambino nacque in una stalla perché non vi erano posti per dormire ma non era certo un rifugiato ma obbediva ad una vessazione tributaria romana contro gli ebrei, voluta proprio per evitare dispersioni o perdite nella tassazione.

Più in là Gesù sarà perseguitato da Erode, a seguito della comunicazione della profezia di Isaia, perché temuto come Re e da lì ci sarà la strage degli innocenti e la celebrazione del drammatico pianto di Rachele.

Saviano ignora, volutamente o meno, la genesi della cristianità per  lanciare un assurdo paragone e parallelismo fuori della storia.

 Gesù non era un migrante, non lo erano i suoi genitori, né era perseguitato quando nacque.

Saviano stravolge anche ciò che dovrebbe essere intangibile e la prossima volta  riscriverà a suo piacimento un’altra storia per continuare ad occupare una posizione culturale che non gli compete e della quale si fregia…

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