Durante la festa di Capodanno 2024 organizzata nel salone della Pro Loco dalla sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro, sorella di Andrea Delmastro sottosegretario alla Giustizia, anche lui presente, Luca Campana venne ferito da un colpo di pistola.
Da un proiettile partito accidentalmente da una piccola pistola in possesso di Emanuele Pozzolo, che il deputato aveva tirato fuori durante la serata per mostrarla agli altri.
Un’arma classificata da collezione, che Pozzolo non avrebbe potuto portare fuori di casa nonostante il porto d’armi. Inoltre la pistola aveva munizioni non adatte.
Su chi impugnasse l’arma al momento dello sparo e abbia premuto il grilletto ci sono versioni contrastanti.
Alcune persone presenti alla festa tra cui lo stesso Campana hanno indicato Pozzolo, anche quanto emerso dalle perizie tecniche va in questa direzione.
Il deputato di Fratelli d’Italia, che ha sempre negato di essere stato lui a sparare, dopo alcuni mesi ha dato la colpa all’ex capo scorta di Andrea Delmastro, Pablito Morello, suocero di Campana.
Svolta nel caso dello sparo di Capodanno: Luca Campana, rimasto ferito alla gamba da un colpo partito dalla pistola di Emanuele Pozzolo, ha ritirato la querela per lesioni nei confronti del deputato FdI. Tra le parti è stato raggiunto un accordo economico che ha portato al ritiro della denuncia.
Si è chiuso, quindi, con un accordo economico privato la parte più spinosa del caso dello sparo alla festa di Capodanno a Rosazza, in provincia di Biella, con al centro il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo.
Lo ha confermato l’avvocato Marco Romanello, difensore di Campana: “È stato raggiunto un accordo, siamo soddisfatti, ci stavamo lavorando da tempo”.
La mediazione tra le due parti ha consentito di poter raggiungere un accordo sul risarcimento del danno a favore di Campana.
Nessuna informazione sulle cifre e sui termini dell’accordo, per i quali vige una clausola di riservatezza.
L’accordo ha permesso di ritirare la denuncia nei confronti del deputato FdI a pochi giorni dall’udienza preliminare, che era fissata per l’8 ottobre al tribunale di Biella.
Pertanto Emanuele Pozzolo non andrà a processo per il reato di lesioni, quello più grave che gli veniva contestato nella vicenda dello sparo alla festa di Capodanno.
Senza questo capo di imputazione non si terrà il dibattimento in aula sulla ricostruzione dei fatti, su cui ci sono versioni contrastanti.
Per il parlamentare restano in piedi soltanto le contestazioni di reati minori: porto in luogo pubblico di arma classificata da collezione, uso di munizioni da guerra ed esplosioni pericolose.