Non è L’Arena, Giletti minacciato: “Qualcuno mi ha detto di smetterla”

Massimo Giletti, nel corso della puntata di ‘Non è L’Arena’ di domenica 12 febbraio, ha rivelato di aver ricevuto un messaggio da qualcuno che lo invitava a “smetterla” di occuparsi di certe tematiche in trasmissione.

Durante la puntata di domenica 12 febbraio, Massimo Giletti ha detto: “Adesso accendiamo i riflettori su uno dei casi più clamorosi fatti da uomini dello Stato, sulla famosa Agenda Rossa di Paolo Borsellino”. Poi ha rivelato: “Vedete, qualcuno questa settimana mi ha detto: ‘Devi smetterla di occuparti di queste cose‘. Mi ha mandato un messaggio”.

La risposta di Giletti in diretta: “Io dico a questa persona che non mi interessa, che noi andiamo avanti. Sapete perché vado avanti? Perché Paolo Borsellino, come tutti noi, poteva mettere in preventivo di essere tradito da un uomo in vita. Ma lui è stato tradito da uomini dello Stato da morto. E la verità va ricercata. E per trovare la verità devo portare necessariamente a quella giornata di luglio in via D’Amelio”.

Tre settimane fa, Salvatore Baiardo, “uomo di fiducia” dei Graviano, aveva detto a Massimo Giletti proprio durante una puntata di ‘Non è L’Arena’: “Giletti, lei fa del buon giornalismo ma sta rischiando parecchio, a 360 gradi. Non solo a livello Mafia”.

Nell’estate del 2020, a Massimo Giletti è stata affidata una scorta, in seguito alle minacce ricevute da parte di Filippo Graviano dopo un servizio in cui il giornalista aveva parlato in diretta di alcune scarcerazioni per l’emergenza Coronavirus in Italia.

Le minacce rivolte a Giletti (“Quell’uomo… di Giletti e quel… di Di Matteo stanno scassando la m******”) erano state riportate da Lirio Abbate nel libro-inchiesta intitolato ‘U Siccu — Matteo Messina Denaro: l’ultimo capo dei capi’ .

Nel settembre dello stesso anno, Massimo Giletti si era lasciato andare a un duro sfogo: “In che Paese stiamo vivendo? Non voglio più alimentare polemiche, ma è incredibile che io debba scoprire le minacce in quel modo. Questo silenzio pesa. È una ferita enorme. La solitudine pesa moltissimo. Anche non avere un messaggio da persone che pensavo mi fossero vicine. Sono stato lasciato solo in questa battaglia e, quando rimani isolato, diventi pericolosamente un obiettivo. Questa è l’unica amarezza che ho”.

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