Prima di tutto, però, la tempistica: le liste dei candidati ai nuovi consigli di amministrazione e ai collegi sindacali devono essere depositate dagli azionisti entro il 25esimo giorno precedente la data dell’assemblea e sono messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre modalità previste dalla Consob almeno 21 giorni prima dell’assemblea. Calendari finanziari alla mano, dunque, il primo appuntamento è il 20 aprile, giorno in cui si svolgerà in un’unica convocazione l’assise di Monte dei Paschi di Siena. Per l’annuncio da parte dell’azionista è, quindi, proprio una questione di giorni. Per il 28 aprile è convocata l’assemblea di Enav, per l’8 maggio quella di Poste,
La grande novità di questa tornata, si diceva, è rappresentata dalle parole pronunciate l’8 marzo da Meloni: «La sfida è quando avremo il primo amministratore delegato donna di una società partecipata statale. Ve lo annuncio: è uno degli obiettivi che mi do. Inevitabile, dunque, che le quotazioni delle top manager per quel ruolo, oltre che per i più “tradizionali” ruoli di presidente, subissero un’impennata. Fra i nomi che circolano ci sono, tra gli altri, quelli di Lucia Morselli, ad di Acciaierie d’Italia; Giuseppina Di Foggia, vicepresidente e amministratore delegato di Nokia Italia; Maria Natale, ceo di Amco.
Attualmente l’unica donna Ceo che si sia registrata in una partecipata statale è stata Roberta Neri, che ha guidato l’Enav per 5 anni dal 2015 al 2020. Più numerosa invece la pattuglia delle presidenti, dove si annoverano Patrizia Grieco a Mps (dopo esserlo stato in Enel), Valentina Bosetti a Terna, Lucia Calvosa all’Eni, Bianca Maria Farina a Poste Italiane, Francesca Isgrò all’Enav. Per ora si parla di profili, senza abbinamenti a ruoli, ma c’è da aspettarsi che da qui alle prossime ore qualcuno inizi a esercitarsi anche in questo.
Per quanto riguarda i manager uomini, poi, i nomi che i rumors stanno facendo circolare sono un po’ sempre gli stessi: Claudio Descalzi, Francesco Starace, Stefano Donnarumma, Flavio Cattaneo, indicati ora nelle stesse posizioni che già ricoprono ora in una nuova. Occhi puntati poi su Leonardo, dove per il posto ricoperto per due mandati da Alessandro Profumo si parla tanto di Roberto Cingolani quanto di Lorenzo Mariani, ceo di Mbda Italia. Insomma, pure su questo fronte non è chiaro se sia più nell’ambito del plausibile o in quello del probabile.
La partita comunque è decisamente più ampia di quella dei massimi vertici: a scadere e ad andare a rinnovo con le assemblee di bilancio sono 142 organi sociali, di cui 94 consigli d’amministrazione e 48 collegi sindacali, in 105 società del ministero dell’Economia Finanze. Secondo i calcoli del centro studi Comar, sono attualmente composti da 610 persone, di cui 403 consiglieri e 207 sindaci. Oltre alle società quotate, vanno a conclusione i mandati triennali (2020-2022) di molte altre società come Consip, Ipzs ma anche Ita-Italia Trasporto Aereo, alcune controllate Rai; o, nel settore energia, per Gse e Sogin; e nomine sono previste anche in Cinecittà, Consap, Sogesid, Sport e Salute.