Matrimonio Gay, Galan del Pdl presenta il decreto

Matrimonio gay, anche nel Pdl inizia ad aprirsi uno spiraglio. E lo fa il senatore Giancarlo Galan, che sintetizza la sua proposta in un disegno di legge che presenterà il 29 maggio a Palazzo Madama.  “È prevista l’equiparazione al matrimonio per quanto riguarda diritti e doveri, perché i gay devono essere cittadini come tutti, lo dice la Costituzione e le parole di Tancredi a Repubblica me lo hanno ricordato e mi hanno commosso”. Ha dichiarato Galan, che a tre giorni dalla lettera di Davide Tancredi, l’adolescente gay che chiedeva diritti e rispetto, ha iniziato a spianare la strada anche nel Pdl. Galan parla di Equiparazione e non pone l’accento sulla parola matrimonio dichiarando:“In un primo momento le avevo messe nel testo, poi ho pensato: già ci saranno contestazioni, meglio non rischiare di far saltare tutto”. “Gli omosessuali sono genitori capaci e attenti come gli altri e in tempi brevi vanno garantiti come i loro figli”.
Dunque anche nel Pdl si apre il dibattito e in molti penserebbero di appoggiare l’idea di Galan, come lui stesso dice, “oltre a Berlusconi ci sono Carfagna, Ravetto, Bondi”.

“Il disegno di Legge di Galan è composto da 32 articoli, come quelli che regolano oggi le nozze tra eterossesuali, perché – dice il senatore – è ora che i gay siano cittadini italiani a pieno titolo, vedano riconosciuti i diritti civili garantiti dalla nostra Costituzione, un testo che vieta la discriminazione”. Niente matrimonio, dunque, ma “unione omoaffettiva”, definita come un accordo tra due persone dello stesso sesso per regolare i rapporti personali e patrimoniali della loro vita in comune. Unione contratta davanti ad un ufficiale di stato civile che non può rifiutarsi di “sposarli”, pena l’accusa di omissione di atti di ufficio. Così all’interno dell’unione omoaffettiva è previsto che ci si comporti “in buona fede e correttezza”, collaborando “in ragione delle proprie capacità e personalità”, anche dal punto di vista economico, come nel più classico dei matrimoni. Stessi diritti e doveri di marito e moglie dal punto di vista patrimoniale, visto che si potrà scegliere la comunione o la separazione dei beni e stabilire assieme dove vivere. Gli articoli seguono infatti i vari momenti della vita a due, inclusi i diritti a stare accanto al proprio compagno (o compagna) ammalato, a decidere assieme le cure più giuste parlando con i medici. E inclusi diritti ereditari. L’articolo 15 equipara la persona che ha contratto un’unione omoaffettiva al coniuge etero, e quindi gli riconosce la legittima e il diritto di continuare a vivere nella casa comune”.

“Troppo spesso non accade: basti vedere cosa è successo al compagno di Dalla, cacciato di casa come se fosse un estraneo. Una cosa indegna”.

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