Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in aereo in viaggio verso San Francisco, 22 settembre 2014. ANSA/ TIBERIO BARCHIELLI - UFFICIO STAMPA GOVERNO ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY - NO ARCHIVE++

Legge di Stabilità e Sanità: ‘Ticket a rischio aumento’

E’attesa per oggi la trasmissione al Parlamento del testo definitivo della manovra su cui nasce un problema legato alla questione dei fondi per la sanità inserita nella legge di Stabilità. C’è infatti il rischio di rialzo del ticket come conseguenza del congelamento dell’Irpef. Gli enti locali lanciano l’allarme con il rischio di aumenti per tasse e ticket in otto Regioni. E una stretta sarebbe in arrivo, secondo quanto si legge nelle ultime bozze, anche sul turnover della pubblica amministrazione,  dove l’asticella scenderebbe al 25%. Il premier Matteo Renzi nella sua e news ribadisce che nessun comune o regione potrà alzare le tasse rispetto al 2015, per legge, mentre Confindustria si dice convinta che la manovra avrà un impatto positivo pari allo 0,3% del Pil il prossimo anno. Al momento sembra certo che non è una  ‘ignava quaestio’ viste le dimissioni di Chiamparino da rappresentante degli Enti. La motivazione ufficiale è che, come governatore del Piemonte, deve affrontare la situazione di bilancio con un buca da 5,8 miliardi di euro, che si è aperto per una norma del governo sulla contabilizzazione dei fondi messi a disposizione dello Stato per pagare i debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche, e che nell’interpretazione della Corte dei Conti piemontese ha fatto aprire la voragine nel bilancio della Regione. Nella manovra il governo ha fissato a 111 miliardi di euro le risorse del Fondo della Salute, contro i 110 miliardi stanziati per quest’anno. A luglio ne erano stati promessi 113. Non si sa se nei fondi vadano ricompresi gli 800 milioni per i nuovi Lea, livelli essenziali di assistenza. Oppure i 400 milioni che servono per i contratti dei medici. ‘Una risposta da parte del governo non è irrilevante per capire se questo miliardo in più messo in stabilità sia sufficiciente o meno’, dichiara Chiamparino. Il blocco all’aumento delle imposte locali varrà per tutti, fatta eccezione, spiega il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari. Ad oggi, le Regioni che si trovano a dover seguire il cosiddetto piano di rientro sono Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Sicilia, Calabria, Piemonte, Puglia e per le quali la legge prevede un aumento automatico di addizionali Irpef e Irap, ricorda il coordinatore degli assessori al Bilancio Massimo Garavaglia, ma i presidenti e le giunte possono anche scegliere di agire sui ticket. In tal caso l’ultima leva che potrebbe essere azionata dai governatori, per recuperare risorse necessarie per ripianare i conti, sarebbe l’aumento dei ticket sanitari. La questione è delicata e di più non c’è n’è. Lo stesso Chiamparino voleva spiegare a Renzi che al blocco delle addizionali non si poteva arrivare e si doveva arrivare ad una moral suasion. Per capire quale sarà la decisione finale bisogna attendere il testo finale.   Altra stretta, stando alle ultime versioni della manovra, riguarda la pubblica amministrazione perché il turnover per il triennio 2016-2018 si assottiglia ulteriormente, scendendo al 25% della spesa del personale pensionato l’anno precedente. Una percentuale più bassa sia rispetto alla situazione attuale (60% il 2016, 80% in 2017 e 100% in 2018), sia a quanto previsto dalle precedenti bozze della manovra, che facilmente daranno vita a proteste nei prossimi giorni e che si salderanno a quelle già accese su altri fronti, dai tagli alle risorse per i Caf, alle proteste della sinistra Pd per l’innalzamento della soglia del contante passando per i timori degli effetti della cancellazione della Tasi-Imu sulla prima casa, come evidenzia Confcommercio, che mette in guardia da un rialzo per uffici, negozi e alberghi per un valore di 1,5 miliardi. Si placano invece le polemiche sui giochi. E’ il premier stesso infatti a confermare che i punti scommessa si fermeranno a 15mila: ‘La verità è semplice e noi stiamo combattendo così l’azzardo’. E proprio però il rincorrersi di testi diversi, in attesa della presentazione ufficiale al Parlamento che continua a innervosire le opposizioni.

 

Roberto Cristiano

 

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