Il Teatro dell’Opera il 16 luglio inaugura con Rigoletto la nuova stagione estiva al Circo Massimo

Nella suggestiva cornice dell’ex Pastificio Pantanella, dove dagli anni ’30 vengono ospitati i magazzini e i laboratori dei costumi e delle scenografie del Teatro dell’Opera, venerdì 10 luglio è stata presentata la nuova e coraggiosa produzione di Rigoletto. Sarà infatti l’opera di Verdi ad inaugurare la stagione estiva del Teatro al Circo Massimo, con la regia di Damiano Michieletto e la direzione del M° Daniele Gatti. Lo spettacolo è una nuova produzione del Teatro dell’Opera, con la collaborazione di Indigo Film per la parte visual e sarà trasmesso in diretta su Rai 5.

Alla prima saranno presenti il capo dello Stato Sergio Mattarella, i presidenti del Senato e della Camera Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. Il Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, gli ambasciatori di Stati Uniti d’America, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna e ovviamente la Sindaca Virginia Raggi che è padrona di casa essendo presidente del Teatro. Un parterre che già da solo indica la straordinarietà di questa produzione.

Il sovrintendente Carlo Fuortes si è dichiarato entusiasta di poter ripartire e soprattutto in tempi così brevi: “È sicuramente un evento straordinario questo Rigoletto, siamo molto felici perché abbiamo vinto la sfida di fare in un mese una vera e propria produzione importante e per fare questo abbiamo dovuto costruire un teatro con un grandissimo palcoscenico di 1500 mq per consentire di lavorare con il distanziamento tra gli artisti. La platea avrà 1400 posti, un numero importante. Arrivare ad una produzione del genere in un solo mese è sicuramente segno di grande vitalità. Credo si tratti dell’unico grande teatro europeo che riesce a ripartire con una nuova produzione totalmente pensata per le norme anti Corona virus.”

Fuortes ha ben esposto come sia la parte musicale che la parte scenica terranno di buon conto la questione delle distanze, i cantanti quindi non potranno mai toccarsi, quando si passeranno degli oggetti avranno i guanti, ma saranno sempre a distanza. E questa distanza dal punto di vista creativo e del linguaggio verrà risolta con un grande uso di tecnologia che consentirà di avvicinare gli artisti sia tra di loro che al pubblico.

La stessa cosa avverrà dal punto di vista musicale, nel senso che l’orchestra ovviamente avrà delle distanze da rispettare, si avrà un’amplificazione anche considerando la grande dimensione, ma grazie al lavoro svolto in questi anni a Caracalla la qualità sarà molto buona e tutte queste limitazioni saranno facilmente superate.

Il Maestro Daniele Gatti: “Una volta risolti i problemi tecnici del distanziamento che ovviamente incuriosiscono il pubblico, la cosa fondamentale per me è che oggi noi siamo presenti e tra i primi a permettersi di proporre un’opera in forma scenica, laddove avremmo anche potuto pensare di ricominciare con un po’ più di prudenza proponendo invece delle opere in forma di concerto. Ma è proprio il distanziamento che può stimolare la fantasia di un regista ed è proprio il distanziamento che può stimolare in me il ripensamento e il rimodellamento della direzione di quest’opera che ho già diretto, senza per questo modificarne l’impianto originale che avevo proposto due anni fa qui a Roma. Quindi sono molto contento di vedere come può funzionare il Rigoletto che avevo in testa due anni fa e che all’interno della sala del Costanzi mi diede la possibilità di sfumarlo e di renderlo ricco di chiaroscuri con un’idea molto personale. Proprio il chiuso del teatro mi ha aiutato a rendere e vedere oggi, mantendo comunque quella linea, quell’etica, come può funzionare all’aperto.”

Il Maestro si dice convinto del fatto che quando la compagnia di canto è compenetrata e convinta, anche cantando piano, o sussurrando aiutati dall’amplificazione, il senso dell’opera in sé e del suo messaggio arriverà comunque nonostante si esegua all’aperto e in uno spazio così ampio. Si è dichiarato inoltre grato alla città di Roma che ha concesso questo spazio e agli artisti che immediatamente si sono resi disponibili per poterlo fare.

Il regista Damiano Michieletto: “Fino al 15 di giugno il teatro era chiuso, il 16 abbiamo iniziato le prove a Cinecittà. Siamo stati tutti dei privilegiati ad avere avuto l’opportunità di lavorare in un posto che non è canonicamente il teatro sia nelle prove che nella scena. All’inizio non riuscivamo a trovare il modo per far partire il linguaggio teatrale e poi invece come sempre quando c’è un limite c’è anche una soluzione che porta a sviluppare una creatività che senza quel limite non si sarebbe accesa. Uscire dai cliché e trovare dei nuovi modi di comunicare, un nuovo modo di mettere in scena Rigoletto rispettando delle precise norme sanitarie non è stato un problema, ma solo un modo nuovo di avvicinarsi.”

Michieletto ha recuperato per questa occasione un po’ di idee, materiali e suggestioni che aveva già sviluppato insieme a Indigo Film, idee che sono confluite molto in questa produzione e sono state reinventate per questo spazio. Ci saranno tre livelli nello spettacolo: lo spettacolo in scena, lo spettacolo sul maxischermo che viene ripreso da tre operatori live sul palcoscenico e poi ci saranno 19 piccoli video che rappresentano degli aspetti di Rigoletto che non si vedono in scena, quindi sono le memorie, i sogni, le speranze oppure semplicemente cosa accade in un altro punto della storia che non è sul palcoscenico. Si tratta di un modo di raccontare la storia che secondo il regista non farà pesare i limiti dettati dal distanziamento.

“Una sorta di entusiasmo e di energia collettiva io l’ho sentita dal primo giorno di prove in tutto il cast, c’è la voglia anche di sentirsi privilegiati e di poter fare questo lavoro, c’è stata proprio un’energia speciale che ha unito tutti i cantanti e tutte le persone che hanno lavorato al progetto e spero che riusciremo a restituirvela con lo spettacolo.”

Il Direttore Artistico Alessio Vlad: “Ci vuole un certo tipo di cantanti per fare un’operazione di questo genere, devono essere musicalmente sulla linea di quello che può chiedere loro un direttore come Gatti e contemporaneamente, dal momento che i limiti della pandemia hanno fatto sì che i cantanti saranno molto più vicini al pubblico, risultando più visibili, occorrono delle capacità fisiche e drammaturgiche adeguate a quello che è il senso dell’operazione. Il cast è composto da artisti che sono molto vicini al Teatro dell’Opera di Roma, ogni ruolo ha la sua importanza, è un’opera in cui la costruzione dei ruoli vede ogni elemento con la sua specificità e deve entrare nei meccanismi della macchina, anche i piccoli ruoli quindi sono assolutamente funzionali alla corretta definizione dei ruoli principali.”

La Indigo Film produrrà un documentario sulla realizzazione di questa opera, sarà il racconto di un mese di lavoro e di idee. Francesca Cima ha così concluso: “Penso sia importante raccontare tutto il processo e dare la possibilità anche a chi non potrà essere presente nelle tre date di captare qualcosa dell’energia che abbiamo attraversato in questo mese.”

Rigoletto sarà in scena al Circo Massimo Venerdì 16, Sabato 18 e Lunedì 20 Luglio alle ore 21.00.

RIGOLETTO, Musica Giuseppe Verdi, Melodramma in tre atti, Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo

Prima rappresentazione Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851

DIRETTORE Daniele Gatti; REGIA Damiano Michieletto

MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani; SCENE Paolo Fantin; COSTUMI Carla Teti; MOVIMENTI COREOGRAFICI Chiara Vecchi; LUCI Alessandro Carletti; REGIA CAMERE LIVE Filippo Rossi

PRINCIPALI INTERPRETI: IL DUCA DI MANTOVA Iván Ayón Rivas; RIGOLETTO Roberto Frontali; GILDA Rosa Feola; SPARAFUCILE Riccardo Zanellato; MADDALENA Martina Belli; GIOVANNA Irida Dragoti**; IL CONTE DI MONTERONE Gabriele Sagona; MARULLO Alessio Verna; MATTEO BORSA Pietro Picone; IL CONTE DI CEPRANO Matteo Ferrara; CONTESSA DI CEPRANO Angela Nicoli; PAGGIO Marika Spadafino; USCIERE Leo Paul Chiarot; **diplomato “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma, in collaborazione con Indigo Film; con sovratitoli in italiano e inglese

https://www.operaroma.it/ – Biglietteria del Teatro dell’Opera, Piazza Beniamino Gigli, 1 – 00184 Roma. Tel. 06 4817003 – Fax 06 4881755 – ufficio.biglietteria@operaroma.it

Loredana Margheriti

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