Il punto sulla serie B

Clamoroso al “Tombolato” di Cittadella. I padroni di casa hanno battuto il Sassuolo, è una notizia, certo che lo è. Questa è la prima volta che gli uomini di Di Francesco si inchinano ad un’avversaria, e la prima che può fregiarsi di aver piegato la corazzata del campionato è il Cittadella. Non si sa se si esagera chiamandola impresa, sta di fatto che fa notizia un risultato simile, si pensava che gli emiliani avrebbero asfaltato tutte, invece, anche loro sono comuni mortali. E anche loro, dunque, dovranno sudare per guadagnarsi la promozione nella massima serie. Comunque l’eroe della giornata per la squadra di Foscarini è stato Di Carmine che dopo 17’ ha trovato il guizzo che ha permesso ai suoi di vincere ai danni della capolista. Nella sfida tra le inseguitrici del Sassuolo, il Verona ha espugnato Livorno. Nulla da fare per i labronici contro l’Hellas trascinata ancora da Cacia. È stato lui a rompere gli equilibri di una sfida elettrizzante, a venti minuti dalla fine, quando si aveva la sensazione che un episodio potesse decidere la gara, ci ha pensato lui a gelare il “Picchi”. Poi nel finale, con i granata all’assalto della porta scaligera, Martinho ha trovato la rete che ha chiuso i giochi regalando a Mandorlini un successo importantissimo e il secondo posto a quattro lunghezze dal primato del Sassuolo. La terza piazza del Livorno è insidiata adesso da un Padova che sta accelerando sempre di più. Colpo anche in casa della Pro Vercelli per gli uomini di Pea che si sono imposti grazie alla giornata superlativa di Farias. Doppietta per l’ex della Nocerina che, da solo, ha messo a ferro e fuoco la difesa piemontese. La cura Camolese non ha avuto effetti immediati, la speranza in casa Pro Vercelli è che arrivi quanto prima la scossa per non rendere pericolante questo cammino. A fare la voce grossa si è messa anche la Juve Stabia, corsara ad Ascoli. Partita ricca di colpi di scena tra le due squadre, reduci da un ottimo momento di forma. Le vespe sembravano aver incenerito la squadra di Silva portandosi sul 3-0 grazie alle reti di Caserta, Genevier e Scogliamiglio, ma nel giro di tre minuti i bianconeri, trascinati dalla doppietta di Zaza, sono rientrati in partita. Il finale, dunque, è stato pieno di affanni per i gialloblu che hanno tirato un sospiro di sollievo quando Bruno ha trovato il gol dell’ex spegnendo le velleità dei padroni di casa di pervenire ad un’incredibile rimonta. Quarto successo consecutivo per la truppa di Braglia che adesso può pensare ad una stagione diversa da quella che si poteva pensare di disputare dopo le prime giornate in cui si era alla mercé delle avversarie. Pari per Spezia e Ternana. Entrambe bloccate sullo 0-0, con gli umbri imbrigliati in casa dal Vicenza, mentre gli aquilotti hanno impattato a Varese contro una squadra che doveva riaversi dopo la batosta rimediata contro il Sassuolo. Stesso risultato anche per il Modena che, dopo un periodo di sorrisi, è incappato in una giornata un po’ opaca contro un Grosseto che necessitava di punti che ci ha messo tanto cuore  generosità. Primo punto per Mario Somma sulla panchina dei maremmani. Tanto ardore anche per la Reggina che, nonostante limiti evidenti, ci ha creduto fino alla fine a Cesena e, con Comi a due minuti dalla fine, ha evitato l’ennesimo scivolone. Doccia gelata per i romagnoli che, avanti con Comotto nel primo tempo, hanno visto sfumare la vittoria proprio nelle battute finali. Le porte di casa hanno giocato un brutto scherzo al Lanciano. Tornati allo stadio “Biondi”, dopo l’esilio forzato a Piacenza, i frentani sono stati travolti da un Empoli rivitalizzatosi di punto in bianco. È stata premiata, al momento, la scelta di puntare ancora su Sarri e i toscani con Maccarone, Saponara e Signorelli si sono aggiudicati nettamente lo scontro salvezza contro la compagine di Gautieri. Gabionetta sugli scudi per il Crotone. Con il Novara in vantaggio per la rete di Pesce, i pitagorici si sono affidati alla grande verve del bomber brasiliano per ribaltare il risultato e centrare una vittoria importantissima alla luce della penuria di risultati nell’ultimo periodo. 

Maurizio Longhi

 

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