Governo, spunta l’ipotesi rimpasto in estate

Il governo Conte bis ha appena superato l’ostacolo del decreto Rilancio, la maxi manovra da 55 miliardi di euro che contiene le misure di sostegno all’economia, al lavoro e alle politiche sociali. Ma considerando i problemi interni alla maggioranza e le divisioni che hanno rinviato a metà maggio quello che era stato annunciato come ‘dl aprile’, c’è già chi sta pensando ad un rimpasto di governo.

Stando a quanto riferisce La Stampa, l’idea che circola nella maggioranza di governo è di far passare un paio di mesi per far tirare il fiato all’esecutivo dopo la fase più acuta dell’emergenza coronavirus. La manovra appena varata e l’indebitamento necessario devono infatti essere discussi e approvati dal Parlamento, con due lettura alla Camera e al Senato, senza il ricorso al voto di fiducia.

Dopo questo passaggio, in base anche a come ne uscirà la maggioranza, si potrebbe procedere ad un mini rimpasto che dia più stabilità al governo e tenga conto dei nuovi equilibri tra i partiti e all’interno degli stessi. Con un unico punto fermo: la conferma di Giuseppe Conte alla guida dell’esecutivo.

A spingere sarebbe soprattutto il Partito Democratico, ma anche il Movimento 5 Stelle e Italia Viva potrebbero avere interesse a cambiare alcuni ministri, visto la posizione traballante di alcuni loro esponenti. L’ipotesi più concreta è che si proceda ad un rimpasto interno ai vari partiti.

A rischiare di più sembrano le ministre Azzolina, Bonetti, De Micheli e Pisano. Alle Infrastrutture, al posto di Paola De Micheli, potrebbe tornare Graziano Delrio, attuale capogruppo dem alla Camera. Ruolo che andrebbe quindi al numero due di Zingaretti, Andrea Orlando.

Anche il M5S starebbe pensando di sostituire le titolari di Scuola e Innovazione, Lucia Azzolina e Paola Pisano, considerate poco in sintonia con i gruppi parlamentari. In Italia Viva, con  Bellanova intoccabile, a rischiare è Elena Bonetti (Famiglia). Al suo posto potrebbe andare Luigi Marattin o Raffaella Paita.

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