Vigili del fuoco al lavoro per domare l'incendio divampato nella notte nell'appartamento al secondo piando di un edificio di Casella, nell'entroterra di Genova. Una coppia è stata costretta a lanciare il proprio figlio di otto anni dalla finestra per poi a gettarsi a sua volta nel vuoto per cercare di salvarsi. Nella caduta il bambino ha riportato ferite gravissime, grave anche il padre, mentre le condizioni della donna sono meno disperate perché la sua caduta è stata attutita dalle corde da stendere. Quando i pompieri sono giunti sul posto, l'edificio, di due piani e con un bar al pianterreno, è crollato rischiando di travolgere i vigili del fuoco che sono riusciti a mettersi in salvo scappando solo poco prima del cedimento della casa. Genova, 22 aprile 2017. ANSA/ VIGILI DEL FUOCO GENOVA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Genova: morte cerebrale per il bimbo lanciato da casa bruciata

GENOVA. E’ stata dichiarata la morte cerebrale per il bambino di sei anni e mezzo lanciato dal padre dalla finestra nel tentativo di salvarlo dalle fiamme, caduto rovinosamente da un telo che avrebbe potuto salvarlo. Lo ha fatto sapere la direzione sanitaria dell’ospedale Gaslini di Genova, dove è ricoverato. Una commissione medico legale dovrà ora monitorare le sue condizioni e dichiararne il decesso se entro sei ore non saranno riscontrate attività vitali. La madre, ricoverata con lievi ferite ma in stato di choc, ha già concesso l’autorizzazione all’espianto degli organi, ma la procedura per la donazione non potrà essere concretamente avviata prima di domani mattina, sempre che non si riscontrino segni vitali. La donna ha concesso il benestare dal letto dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Il marito è ancora in coma all’ ospedale Galliera di Genova.

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