Fondi di sviluppo e coesione, lite aperta tra Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca

Il 7 febbraio scorso anno discutere le parole pronunciate dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, dai toni minacciosi contro il governo e di incitamento a una rivolta del popolo anche a mano armata sul progetto di autonomia differenziata. “Potrei solo fare appello alla resistenza, alla lotta armata”, dice De Luca secondo quanto riportato dai quotidiani locali, definendo inoltre “disturbati mentali” i componenti del governo Meloni al punto da dover essere “ricoverati”.

‘Con questa elaborata analisi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, appella il Governo per illustrare la sua posizione sui fondi di coesione. Mi chiedo e chiedo alla segretaria Elly Schlein se non ritenga, a nome del Partito Democratico, di prendere le distanze da queste intollerabili violenze verbali, autentiche intimidazioni, espresse da parte di un rappresentante delle istituzioni e del suo partito. Abbiamo atteso un segno di dissociazione e di condanna, finora inutilmente. Se non arrivasse, prenderemo atto del fatto che questi sono gli impresentabili metodi democratici del PD. Chiedo alla segretaria Elly Schlein se non ritenga, a nome del Pd, di prendere le distanze da intollerabili violenze verbali, autentichi intimidazioni, espresse dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, rappresentate del suo partito’, scrive il premier sui social: ‘Qualche giorno fa l’invito alla rivolta ‘armata’ contro il governo Meloni, poi un’altra raffica di insulti da parte del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Se questo è il Pd style, si preannuncia una campagna elettorale da lottatori nel fango per le prossime Europee, con Elly Schlein che per non ‘disturbare’ lo ‘sceriffo’ che tanto la osteggia nel partito, preferisce il silenzio.

‘Non si finga turbata per qualche più che meritata, sciabolata verbale. Io e lei siamo abbastanza animali politici! Ricordo di passaggio che lei non ha fatto una piega di fronte all’aggressione squadristica alla sede della Cgil qualche tempo fa. La invito a sbloccare rapidamente risorse che appartengono al Sud”. Il governatore campano Vincenzo De Luca affida a un lungo post sui suoi canali social la replica a Giorgia Meloni che chiede alla segretaria del Pd Elly Schlein di prendere le distanze dalle ‘intimidazioni’ di De Luca: ‘Stiamo assistendo  a un paradosso insopportabile: mentre si parla di autonomia differenziata e di decentramento dei poteri, si mette poi in campo la più grande operazione di centralizzazione nelle mani del premier (Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica, fondo di perequazione infrastrutturale, scioglimento dell’Agenzia per la Coesione), con la prospettiva di fare affondare il Paese (la “nazione”), in una palude burocratica mai vista! Intanto si informi la Meloni sui comportamenti che nei territori assumono i suoi allievi politici, fino ad azioni di vero e proprio sciacallaggio. Avrà modo di verificare quanto moderate e sobrie siano le mie conseguenti parole. Risponda nel merito, il premier, sulle politiche del governo, senza lamentosità a vuoto.  Sui fondi di coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro. Noi siamo per la burocrazia zero. I ritardi clamorosi del Governo faranno aprire i primi cantieri con tre anni di ritardo. Ho segnalato all’on. Meloni questo problema già da cinque mesi in un rapido incontro avuto all’aeroporto di Capodichino. Da allora, non si è mossa una foglia. Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici. Inoltre, il blocco arbitrario dei fondi del programma complementare (un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania) rischia di mandare in dissesto oltre 200 Comuni ed enti territoriali che non hanno risorse per completare gli interventi Fesr del precedente programma. Vengono inventate procedure cervellotiche e arbitrarie per allungare i tempi di decisione. Vengono diffusi dati falsi, non aggiornati per motivare una vera e propria discriminazione politico-istituzionale. Un governo serio avrebbe stipulato con la Campania il primo degli accordi di coesione. Da un anno e mezzo – conclude il governatore campano – ci viene ripetuto che il ministro Fitto è alla ricerca delle ‘coerenze’ universali fra tutti gli interventi che riguardano i territori e sui quali il ministro non ha nessuna competenza per intervenire. E questo, mentre si consuma il fallimento penoso della Zes unica per il Sud, che doveva partire a gennaio, ed è bloccata completamente con le relative misure per la erogazione del credito di imposta’.

‘Come al solito Meloni sposta l’attenzione dalla vera questione, che sono le scelte antimeridionaliste del governo. Non c’è bisogno del turpiloquio per attaccare le disastrose scelte del Governo. Certi toni non mi appartengono, del resto li abbiamo già sentiti contro di noi”’, dice la segretaria del Pd Elly Schlein in replica alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni’, il tutto senza mai nominare De Luca.

‘Come più volte ribadito, la Campania è stata incapace di spendere la maggioranza dei Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020, come certificato dalla Ragioneria Generale dello Stato: solo 3,5 miliardi di euro sul totale di 9,3 miliardi stanziati, pari al 37%’,  scrive il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano in una nota in cui replica al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha accusato il governo di aver bloccato i fondi.

‘Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, continua a lamentarsi sulla vicenda dello sblocco dei Fondi di Coesione mostrando di voler dettare il suo personalissimo metodo che prevede l’erogazione di nuovi fondi avendo impegnato poco più della metà delle provviste già nella sua disponibilità di spesa. Anche una massaia di un villaggio palestinese, evidentemente molto più brava di lui a far di conto e a gestire con sapienza le spese della famiglia, comprende bene che prima si spendono i fondi disponibili e poi se ne chiedono altri. Tuttavia, è a tutti noto che il Presidente De Luca ha adito alle vie legali penali rivolgendosi contestualmente alla magistratura contabile, con la quale pure ha qualche problema. Ovviamente, gli uomini delle istituzioni di buon senso, al pari degli altri cittadini, che si rivolgono alla magistratura penale o contabile che sia, sanno bene di dover attendere l’esito finale dei procedimenti avviati. Il Presidente De Luca confonde il metodo serio di lavoro che il ministro Fitto sta portando avanti, finalizzato al rispetto delle norme dell’Europa – che quando rileva criticità registra il disimpegno delle provvidenze e avvia l’eventuale contestazione delle infrazioni – con la burocrazia. È confuso e come un cinghiale in una rete, che egli stesso ha costruito maglia per maglia, grugnisce e si agita fino allo stremo delle forze. Invece che intervenire per una soluzione strutturale del problema, unica via che consentirebbe una condivisione dei programmi con il Governo, continua nella propaganda paupulando aprendo il ventaglio proprio come fa un pavone. Si rassegni alle norme di buongoverno e rispetti le regole per il bene della Campania’, «Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, continua a lamentarsi sulla vicenda dello sblocco dei Fondi di Coesione mostrando di voler dettare il suo personalissimo metodo che prevede l’erogazione di nuovi fondi avendo impegnato poco più della metà delle provviste già nella sua disponibilità di spesa. Anche una massaia di un villaggio palestinese, evidentemente molto più brava di lui a far di conto e a gestire con sapienza le spese della famiglia, comprende bene che prima si spendono i fondi disponibili e poi se ne chiedono altri». Lo ha dichiarato l’onorevole Edmondo Cirielli, vice Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.

‘Non sono interessato alle sfide social ma sono interessato alla sostanza e nella sostanza mi spiace dire che ha perfettamente ragione De Luca’, il leader di Azione, Carlo Calenda, risponde così in merito alla polemica tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

‘Qui non c’è un’idea di politica per il Mezzogiorno, i fondi di sviluppo e coesione, come noi sappiamo, possono essere usati in modo distorto, le zes non stanno funzionando, non c’è una idea di come accelerare gli investimenti, e questo è il tema – ha spiegato a margine presentazione della nascita del gruppo Azione-per +Europa in Consiglio regionale della Campania – Il governo non può essere un governo che passa le sue giornate a polemizzare senza fare le cose che vanno fatte e su questo punto il governo, mi spiace dirlo, è totalmente lacunoso, non solo non facendo ma smontando il lavoro che era stato fatto da Mara Carfagna molto bene con il governo Draghi’.

‘Sono onorato e commosso per l’attenzione che mi dedica l’onorevole Meloni. Davvero non merito tanto. Ma stia sereno il premier! Davvero non ha motivo né di zelarsi né di preoccuparsi. Intanto, le rivolgo da subito un invito a un confronto pubblico, dove e come lei ritiene, sui problemi di merito, rispetto ai quali non viene data mai nessuna risposta’, dice in una nota, il presidente della Regione De Luca.

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