La premier Giorgia Meloni durante il consiglio dei ministri, Roma, 1 maggio 2023. ANSA/ FILIPPO ATTILI/UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY ++NPK++

Emilia Romagna, martedì il Cdm

A chiarire che nessuno in Italia può ritenersi al riparo da quanto sta avvenendo in Emilia Romagna è stato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, spiegando con estrema franchezza che tutto il nostro territorio nazionale è esposto alle conseguenze del cambiamento climatico e che metterlo in sicurezza richiederà “almeno dieci anni di tempo” e “risorse inimmaginabili”. Dunque, sul tavolo del governo, che si è immediatamente attivato per le zone colpite dalle alluvioni di questi giorni convocando anche un Cdm per martedì, non c’è solo l’emergenza, ma una prospettiva strategica per costruire finalmente un piano complessivo di prevenzione di fronte alle calamità naturali.

“Dopo aver visto queste immagini, nessuno potrà più chiedersi se accadrà dalle mie parti, deve chiedersi quando accadrà, perché quello che è accaduto in Emilia-Romagna, ieri è accaduto a Ischia, nelle Marche, e può accadere dal Trentino alla Sicilia”, ha detto Musumeci, sottolineando che “ci dobbiamo abituare a convivere con il cambiamento climatico. Mettere in sicurezza il territorio in tutta Italia richiederà un impegno di almeno dieci anni di tempo, con risorse inimmaginabili, diverse decine di miliardi”, ha avvertito il ministro per la Protezione civile, sottolineando che “cominciamo con le priorità, a partire dall’accumulo dell’acqua”. Ma “le piogge abbondanti non devono farci dimenticare che il rischio siccità è dietro l’angolo”. “In Italia – ha quindi ricordato Musumeci – non si fanno dighe da decine di anni, per esempio, nelle aziende agricole si potrebbero realizzare bacini aziendali per l’accumulo dell’acqua. È un approccio diverso, che richiede una programmazione molto seria”.

Per quanto riguarda l’emergenza immediata in Emilia Romagna, il governo ha convocato per martedì il Consiglio dei ministri. “A mente fredda tireremo le somme sugli interventi necessari”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Lo stesso presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccin, nel corso di un punto stampa congiunto con il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha chiarito che ”cominceremo ad attivarci per la parte di rendicontazione dei danni dopo la messa in sicurezza di tutte le persone possibili”. Il governatore ha comunque quantificato la stima dei danni in “qualche miliardo”.

”I provvedimenti di immediatezza saranno notevoli”, ha detto Pichetto Fratin, spiegando che la stima dei danni si valuterà “Comune per Comune” e sottolineando inoltre che ”su questo terribile evento c’è un tema di solidarietà complessiva che impegnerà anche il governo italiano, insieme alle nostre rappresentanze a Bruxelles, ad attivare la richiesta per il fondo di solidarietà europeo”. E un primo segnale da Bruxelles è già arrivato: esprimendo “solidarietà a tutte le persone colpite”, la Commissione europea, attraverso un suo portavoce  ha fatto sapere che il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’Ue (Ercc) “segue attentamente la situazione ed è pronto ad aiutare “.

“Il danno è incalcolabile, non è valutabile perché l’evento è in corso, lo potremo calcolare nei prossimi giorni e per questo facciamo il Consiglio dei ministri martedì prossimo”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sottolineando che “dobbiamo fare un lavoro che ci permetta di rispondere, in maniera strutturale. Nel frattempo stiamo cercando di trovare le risorse idonee ad affrontare l’emergenza per salvare vite e più cose possibili, per arrivare almeno a una cifra base per rispondere nell’immediato”. “Io credo però – ha aggiunto – che poi gli interventi dovranno essere di altra natura per un danno permanente all’economia e credo che lo Stato debba agire non solo per dare una compensazione economica, in queste circostanze va data anche una compensazione di natura psicologica agli imprenditori affinché continuino un domani a coltivare e non cambino mestiere, perché quello per noi sarebbe un danno strutturale”.

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