Diario di una vecchia checca

Mimmo Spirlì nasce a Taurianova ed è l’autore  del libro “Diario di una vecchia checca” che sarà presentato al Feltrinelli Point Messina mercoledì 12 febbraio prossimo. Spirlì è una  scrittore audace, comico di talento e autore di format TV e soggetti cine-televisivi come La Fattoria, Né con te, né senza di te e Forum.  Inizia giovanissimo a recitare nelle rappresentazioni delle commedie e delle tragedie greche e latine e  fu poi chiamato a Parigi dal Centre Dramatique National Theatre du Campagnol.   Quel periodo è stato   definito dallo stesso sceneggiatore molto sensuale. Nel novembre 2011 concepisce il diario di una vecchia checca. Ficcante, vero, scandaloso, autoironico, drammatico sono solo alcuni degli aggettivi usati per descrivere il libro che sarà presentato con dialoghi con la conduttrice radiofonica Mariangela Donato e l’attore Liborio Natali. Durante la presentazione verranno fatte alcune letture dall’attrice Federica De Cola ed interverrà il regista Domenico Cucinotta. Io ho trovato interessantissima la copertina realizzata da un vero e qualificato addetto ad i lavori e quindi la pubblico come immagine di apertura di questo mio articolo. Parlandone un po’ nel dettaglio dico, come afferma lui scrivendo il testo, che Spirlì ha fatto auting, riconoscendo apertamente  la sua omosessualità.  E parla nel libro di nascere da un padre enorme, che conosceva l’arte della diplomazia e per ottenere grazie per i bisognosi piegava la schiena, essendo tenero con i deboli ma duro con i potenti. Dal padre Spirlì viene  educato alle arti e alla cultura,  alla politica e alla religione. Era il Papà che tutti i miei amici avrebbero voluto avere.  A lui raccontava Spirlì di se stesso.   Anche di quando si  innamorò per la prima volta di un uomo.   Scrive nel libro: “…Dopo tutti questi mesi, è venuto il momento. Sì, ne sono convinto: non è un capriccio, questo è amore vero. Posso finalmente parlarne con papà. Entro nel suo studio, lui è impegnato a scrivere il testo di una delle tante conferenze sulla storia della Calabria, che tiene in giro per l’Italia. Batte ancora sulla sua Olivetti lettera 22, ed è come se suonasse uno strumento musicale. È assorto nei suoi pensieri «Sai, papà, questa volta credo di essermi innamorato di un uomo». Aspetto la sua reazione. Il concerto cessa, papà abbassa i suoi occhiali sulla punta del naso, mi guarda e sorride dolcemente: «Sei felice? Perché se tu sei felice sono felice anche io… Se, poi, me lo vuoi presentare, questo tuo nuovo amore, la casa, lo sai, è aperta». Ne nasce uno ogni cinquecento anni di Padri così. Questo è un passaggio di “Diario di una vecchia checca”. Auguro grandi successi a Nino Spirlì per il suo libro e per le sue molteplici attività.

Roberto Cristiano

 

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