Delitto Varani, l’ambiente malsano descritto da Foffo conferma la notizia accennata una settimana fa dal nostro giornale

La notizia che l’omicidio di Luca Varani sia maturato in ambienti malsani anticipata da Progetto Italia News il 5 aprile scorso, viene ora riportata anche dal quotidiano Il Messaggero. Un capitolo nell’inchiesta sull’omicidio Varani che rischia di coinvolgere chissà quante altre persone. Coinvolgimenti che potrebbero essere documentati dai video e dalle foto presenti sui cellulari e sul computer di Marco Prato, il pr di serate vip, finito in carcere con Manuel Foffo, per aver straziato e ucciso il giovanissimo amico. Il pubblico ministero Francesco Scavo ha chiesto ai suoi consulenti di analizzare tutto il materiale informatico e nel frattempo sta continuando a interrogare Foffo, perché è da lui che starebbero arrivando elementi importanti per le indagini.

Il sospetto, come riporta Il Messaggero, che la vita di Prato potesse nascondere altri episodi inconfessabili era venuto agli inquirenti già durante l’interrogatorio del 10 marzo scorso, in cui Foffo incitava i carabinieri a controllare meglio nell’Iphone dell’amico. “Confermo – ha dichiarato al magistrato – che le finalità dell’incontro tra me e Prato erano solo per consumare sostanza stupefacente. Pensandoci, voglio precisare che io e Marco siamo due personalità diverse. Vorrei che i telefoni in sequestro a me e a Marco vengano controllati. Ho visto delle cose orribili sui suoi telefoni, nelle quali erano ritratti stupri di donne e atteggiamenti pedofili, erano ritratti anche bambini nel compimento di atti sessuali”. Ed ora gli investigatori sono alla ricerca di video e foto con droga e violenze che coinvolgerebbero personaggi dello spettacolo molto conosciuti, diversi politici e imprenditori. Insomma, agli aperitivi mondani di Prato avrebbero partecipato personalità di primo piano non solo del mondo dello spettacolo, eventi “ad alto rischio”, forse anche con minorenni.

Per tutelare l’indagine il gip ha deciso, non soltanto di secretare ogni atto, ma addirittura di criptarli, in modo da rendere possibile l’accesso solo a chi ne ha diritto, lasciando traccia di qualsiasi consultazione, sia per i nomi di primo piano coinvolti sia perché molti dei fatti raccontati da Foffo al momento non sono rilevanti dal punto di vista penale, anche se per poterlo stabilire con certezza bisognerà valutarli singolarmente. Di certo, l’analisi dei cellulari potrebbe aprire un fronte d’indagini dagli effetti devastanti. L’unico dato certo al momento è che l’elenco dei personaggi del mondo dello spettacolo che avevano contatti con Prato è molto lungo, come dimostrano i messaggi contenuti nel cellulare del killer di Varani. Oltre a Flavia Vento, Prato si era anche sentito più volte con Christian De Sica, aveva contatti con Giacomo Urtis, autoproclamatosi chirurgo dei vip, ma anche con tanti personaggi del mondo della tv.

Il quadro fosco descritto da Foffo era già stato accennato da Progetto Italia News il 5 aprile scorso. Due righe buttate lì, nascoste, all’interno di un articolo di Leo Zagami, teorico della cospirazione, esperto di massoneria e Gran Maestro della loggia massonica Ordo Illuminatorum Universalis. L’omicidio di Luca Varani, il 23enne massacrato a Roma da Marco Prato e Manuel Foffo, è nato, secondo Zagami, in ambienti malsani. E per ambienti malsani Zagami lascia intendere, indirettamente, oltre ai festini a base di alcool e cocaina, come emerso dalle indagini, anche a “rituali satanici e festini gay”. Lo lascia intuire tra le righe di un articolo pubblicato il 10 marzo scorso sul suo sito (www.leozagami.com) che racconta di un evento dal titolo “In Arte Belzebù – Peccati d’Artista che esorcizzano il male” che si terrà a Roma nel Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale il 14 Aprile prossimo. Un quadro fosco che, secondo fonti anonime che Progetto Italia News al momento non può rilevare, si intreccia con persone del mondo dello spettacolo, cinema di basso profilo, tra pseudo registi e pseudo produttori, aspiranti attori e attrici. Mondo che si dipana da Roma, passando per la Puglia (Foggia) e Calabria finendo in Sicilia. Nessun dettaglio in più al momento è possibile raccontare su questa vicenda, bocche cucite in magistratura, ma c’è da scommettere che a breve una vera e propria bomba giudiziaria si abbatterà su alcuni vip, politici e imprenditori non solo della Capitale.

Luca Teolato

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