Dal Mercadante di Napoli, il teatro celebra la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo con il reading #CALLFORWOMEN

Cinque teatri, dislocati in diverse città d’Italia da Sud a Nord, celebreranno insieme la Giornata Internazionale della Donna per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’uguaglianza, del lavoro, della maternità e dei diritti delle donne in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

A partire da Napoli, capofila dell’iniziativa proposta dal direttore del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale Roberto Andò, accolta con entusiasmo dalla Fondazione P.l.a.tea (l’organismo di rappresentanza dei Teatri Nazionali e dei Teatri di Rilevate Interesse Culturale), mercoledì 8 marzo sui palcoscenici dello Stabile di Napoli, dello Stabile di Torino, del Teatro Biondo di Palermo, del Teatro Franco Parenti di Milano e del Teatro di Roma, in forme diverse venti attrici, quattro su ogni palco, daranno voce alle quattro protagoniste del testo di Ippolita di Majo, #callforwomen:

Quattro donne, forse sorelle, che si scambiano con ironia le battute e i luoghi comuni che tante volte si sono sentite rivolgere. Una sorta di rito giocoso e catartico che le aiuta a prendere consapevolezza, come un riscaldamento atletico per allenare sul tema la parola e il pensiero. E, mentre mettono insieme i materiali per un documentario sulle donne e il lavoro in Italia, ciascuna di loro porta la propria testimonianza.

Al Teatro Mercadante il reading del testo #callforwomen vedrà in scena un quartetto straordinario di attrici come Valentina Bellè, Anna Ferzetti, Donatella Finocchiaro, Caterina Guzzanti. La regia è di Paola Rota.

L’incasso dell’evento al Teatro Mercadante sarà devoluto a EvaLab, un piccolo atelier sartoriale attivato in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe, finalizzato a valorizzare il buon uso dei beni confiscati e a potenziare gli interventi di sostegno all’autonomia economica di donne in uscita dalla violenza ed in condizioni di particolari criticità.

«Ho iniziato a pensare di scrivere qualcosa su questo specifico aspetto della condizione delle donne in Italia perché mi pare un argomento del quale non si parla mai abbastanza e spesso se ne parla male. È invece un problema di primaria importanza che andrebbe affrontato e risolto quanto prima.

Lo spunto è nato dalla lettura di alcuni articoli pubblicati su Alley Oop del Sole24 Ore corredati da evidenze numeriche che mi sono parse incredibili, di una violenza notevole e dalla quale non è facile difendersi. Ne cito un paio: nel 2016 il 78% delle dimissioni da posto fisso sono state di donne che avevano avuto un bambino; nel 2020 le madri che hanno rassegnato le proprie dimissioni sono diventate 30mila, quasi la metà ha detto apertamente che il problema era proprio l’impossibilità di tenere insieme maternità e lavoro. Numerosi altri dati altrettanto gravi sono riportati nell’ultimo rapporto di Save the Children (2022) disponibile in rete.

Dal dolore provato nel leggere queste informazioni oggettive, inoppugnabili e inaccettabili è nato questo testo. Accanto alle donne che non hanno potuto conciliare maternità e lavoro, che si sono ripiegate, che hanno rinunciato a una piena espressione di sé, ho voluto raccontare anche quelle, e sono moltissime, che a forza di aspettare una situazione lavorativa un pò stabile che non arriva mai, e credendo di potere controllare il tempo, non sono riuscite a avere figli pur volendoli disperatamente, non si sono accorte di essere diventate grandi, troppo grandi. E su questo influisce fortemente la generale disinformazione relativa al funzionamento dell’apparato riproduttivo femminile. Il corpo delle donne è sempre e comunque oggetto di mistificazione. Anche in questo caso sono state le evidenze numeriche e statistiche a colpirmi al cuore, a smascherare la mia stessa ignoranza. Ho provato una rabbia indicibile, e allora ho pensato che era meglio metterla fuori questa rabbia, meglio farne qualcosa. E mi sono venute incontro quattro donne a cui ho voluto dare i nomi che Louisa May Alcott aveva dato alle sue Piccole donne.  Ho avuto bisogno di riandare a una lettura dell’infanzia, riandare all’origine dei romanzi di formazione al femminile, per provare a dare corpo e parola ai personaggi che avevo in mente. E anche se le mie Meg, Giò, Emi e Bet sono molto diverse dalle Little women di Alcott, condividono con loro la convinzione che il lavoro e la realizzazione professionale sono alla base della formazione e della personalità delle donne come degli uomini. Per dirla con Jo March, questa “è la storia della mia vita e delle mie sorelle”».

Ippolita di Majo

Dal Mercadante di Napoli, promotore dell’evento,

allo Stabile di Torino, al Biondo di Palermo,

al Franco Parenti di Milano, allo Stabile di Roma

il teatro celebra la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo

con il reading #CALLFORWOMEN

il nuovo testo di Ippolita di Majo

sul lavoro, la maternità e la libertà delle donne.

Attraverso le voci delle quattro protagoniste del testo

a cui l’autrice ha voluto dare i nomi delle mitiche sorelle

Meg, Giò, Emi e Bet di Piccole donne di L. M. Alcott

una appassionata partitura sulla condizione femminile

nel mondo del lavoro e nella società.

Al teatro Mercadante il reading #CALLFORWOMEN

inizierà alle 21.00 di mercoledì 8 marzo

con le attrici (in o. a.)

Valentina Bellè, Anna Ferzetti, Donatella Finocchiaro, Caterina Guzzanti

L’incasso della serata al Teatro Mercadante di Napoli sarà devoluto a EvaLab

atelier sartoriale attivato in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe

Mercoledì 8 marzo 2023

reading #callforwomen

di Ippolita di Majo

Teatro Mercadante di Napoli / ore 21.00

con le attrici

Valentina Bellè, Anna Ferzetti, Donatella Finocchiaro, Caterina Guzzanti

regia di Paola Rota

Info www.teatrodinapoli.it

Biglietteria tel. 081.5513396 – biglietteria@teatrodinapoli.it

e ai teatri:

Teatro Gobetti di Torino / ore 11.30

con Cecilia Bramati, Ilaria Campani, Sara Gedeone, Maria Trenta

reading curato da Leonardo Lidi e Francesca Bracchino

Info www.teatrostabiletorino.it

Teatro Biondo di Palermo / Sala Grande ore 17.00

con gli allievi, attrici e attori, della Scuola di teatro guidati dal regista Gianluca Barbadori

Info www.teatrobiondo.it

Teatro Franco Parenti di Milano / Sala Testori ore 20.00 e ore 21.30

con le giovani attrici Leda Kreider, Elena Lietti, Sara Putignano, Emilia Scarpati Fanetti
mise en espace di Raphael Tobia Vogel

Info www.teatrofrancoparenti.it

Teatro di Roma / Aula Magna Istituto Superiore Confalonieri De Chirico ore 10.30

con le giovani attrici

Francesca Astrei, Martina Massaro, Sylvia Milton, Giulia Trippetta

Info www.teatrodiroma.net

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