La primavera è ormai sbocciata a Roma, col gradevole tepore del sole e la natura in pieno risveglio, torna anche la voglia di rimettersi in forma con un po’ di sport e un’alimentazione più sana. Se non potete rinunciare ad andare al ristorante e non avete nessuna intenzione di mettervi a dieta, ecco il posto che fa per voi: “Solo Crudo” probabilmente il miglior ristorante vegano crudista della città.
L’ ultima moda in fatto di alimentazione sana è ormai da tempo proprio la cucina vegana, ed a Roma “Solo Crudo”, nella nuova sede di via Federico Cesi 22 a Prati, è da un anno e mezzo il punto di riferimento assoluto per gli appassionati di cibo crudista sia per l’attenzione maniacale per gli ingredienti sani e nutrienti, senza derivati di origine animale sia per l’assoluta validità delle proposte in carta.
Solo Crudo nasce dalla fortunata intuizione imprenditoriale di un gruppo di amici che hanno deciso di mettersi in gioco con un progetto originale e ambizioso: Solo Crudo è infatti un ristorante quasi totalmente ecosostenibile, in continua evoluzione, dove salute, qualità e rispetto per l’ambiente si fondono in un’unica entità. Cibo buono che fa bene al corpo e all’ ambiente, dunque sembra essere questo il motto dei suoi 4 giovani fondatori: Andrea Massa, Matteo e Tommaso Falconi, Fabrizio Mineo. Il ristorante infatti raggiunge l’obiettivo di essere ecosostenibile grazie all’impiego di energia elettrica rinnovabile, all’utilizzo di arredi di recupero, di packaging e stoviglie biodegradabili, alla trasformazione di scarti alimentari e imballaggi come fertilizzanti per i loro raccolti, e persino le consegne del servizio delivery sono fatte con motorini elettrici o in bici nel rispetto assoluto dell’ambiente. Solo Crudo propone una cucina vegana crudista golosa, colorata e sana, perfetta per tutti coloro che desiderano cibi buoni e nutrienti con preparazioni innovative, metodi di cottura particolari e un solo limite: mai superare i 42°, le “pseudo cotture” infatti
Ai fornelli del bistrot di Prati troviamo il brillante chef Riccardo Rossetti, giovane ma preparatissimo, che vanta già numerose esperienze, anche internazionali, in ristoranti prestigiosi e al fianco di chef stellati del calibro di Igles Corelli e Leeman. Rossetti da Solo Crudo lascia il segno, dando sfogo a tutta la sua creatività per ideare una proposta gastronomica originale, intelligente e gustosa, capace di coniugare la tradizionale cucina mediterranea, con ispirazioni fusion che rimandano alla cucina messicana ed orientale, da sempre presente nelle creazioni di Rossetti, che ha avuto modo di affinare le sue tecniche di cucina nel ristorante tre stelle Michelin di Kyoto Kitcho. Cucina e dintorni è andata nel bistrot di Prati a provare il 4° menù ideato da Rossetti in occasione della sopraggiunta primavera e l’abbiamo intervistato vediamo cosa ci ha raccontato:
Cosa si mangia da Solo Crudo:
Nel menù primaverile che abbiamo degustato, Rossetti punta su piatti alleggeriti da frutta secca e anacardi, grazie a preparazioni in cui entrano in gioco consistenze e bilanciamenti. Al centro della proposta dello chef, in luogo della frutta secca, i legumi freschi, prodotto tipico della stagione primaverile, che assicurano il giusto apporto di proteine
Cominciamo con un bellissimo piatto di antipasti misti che comprende wasa maki, ovvero un sushi vegano a base di verdure marinate croccanti dal gusto gradevolmente dolciastro e accompagnate con salsa di wasabi e piselli; segue una sorprendente tartare di kiwi e pomodori verdi, arricchita con pomodori secchi, olive, basilico e un formaggio cremoso derivato dagli anacardi; segue un freschissimo carpaccio di asparagi che si fa ricordare perché nella presentazione e nel gusto vuole ricordare un grande classico l’abbinamento asparagi e uovo.
Il carpaccio di asparagi si fa ricordare positivamente per il gusto saporito e leggermente acidulo ed è preparato con asparagi marinati, glassa al balsamico, formaggio di anacardi che aiuta la persistenza in bocca, mousse di avocado (modellata come un finto tuorlo) e sale nero dell’ himalaya che rilascia un certo piacevole sentore di zolfo, perfetto per simulare l’abbinamento tradizionale con l’uovo qui sostituito dall’avocado. Il nostro preferito è stato il fiore di zucca ripieno di pesto alla trapanese, rivisitato con pomodori secchi, mandorle, lievito veg e capperi, delicato e croccante ci ha conquistati. Antipasti dunque interessanti creativi e buonissimi.
Arriva poi il momento dei primi, assaggiamo il cavallo di battaglia del locale, la nota cacio e pepe, completamente Veg di Solo Crudo: a base di spaghetti di zucchine, carciofi cotti a bassa temperatura 42°, pepe e formaggio di anacardi. Davvero notevole. La proposta successiva è un cannellone al radicchio marinato nel vino rosso ripieno di un tabbouleh di melaverde ed avocado, bagnato da una besciamella di latte di mandorla e arricchito con goccio di aceto balsamico.
Tra i secondi piatti che evocano i viaggi dello chef e la sua anima italiana e che ci sono piaciuti:si sposano egregiamente e che nascondono un ricco ripieno di avocado, peperoni, carote, scalogno, ravanello, cetriolo e salsa verdida. Buono l’ Orto di primavera con verdure di stagione(carote, zenzero, lime, zucchine, menta,funghi pletorus e cipolle “cotte senza cottura” nel vino) a bassa temperature,con diverse marinature e consistenze. Notiamo poi che non mancano nel menù i noodles orientali per cui sono famosi e quattro diverse preparazioni di sushi veg,infine restano nel menù le vellutate e le zuppe tra cui quella sfiziosissima di fave e bieta,ma rivisitate con ingredienti di stagione.
Il locale è luminoso, e ben arredato con semplicità ed eleganza dal noto architetto Gian Luca Gentili nei toni del bianco e del verde, usando legno naturale, acciaio e vetro e molti materiali di recupero. Sugli scaffali fanno bella mostra di sè una varietà birre artigianali, crude a bassa fermentazione. I vini sono biodinamici e selezionati per accompagnare le pietanze esaltandone il gusto.
Solo Crudo quindi vale decisamente la visita, sia perché gli amanti del raw food e del cibo vegano dopo aver assaggiato i suoi piatti non ne potranno fare a meno, sia perché i piatti si adattano molto bene anche a tutti coloro che magari sono onnivori e non vogliono diventare vegani ma vogliono invece provare una cucina diversa, di qualità, sana e saporita, e a prezzi comunque super convenienti.
Qui il piatto più costoso si aggira sui 10 euro e a pranzo è possibile fare un pasto completo con 20 euro, mentre a cena ci attesta su una spesa massima di 30 euro. Mangiare qui è un peccato di gola accessibile e adatto a tutti, che appaga la vista con presentazioni bellissime, il gusto con sapori stupefacenti e decisamente fa bene a tutto il corpo:come saprete non cuocendo gli alimenti infatti mantengono le loro proprietà organolettiche, e gli ingredienti (rigorosamente bio) dei piatti conservano tutte le vitamine e i sali minerali, contribuendo al nostro benessere, infine le pietanze sono prive di colesterolo e gluten free, ragione in più per provare questi ottimi piatti veg.
E per chi non vive a Roma buone notizie: nel corso del pranzo ci viene annunciato che visto il grande successo che il locale sta conseguendo nella capitale e tra i turisti stranieri in visita a Roma, i proprietari pensano già ad esportare il progetto all’estero, dove il crudismo vegan è già una realtà molto diffusa, creando una catena di Solo Crudo internazionale, ma prima di fare questo grande passo, è in programma l’apertura di un Solo crudo a Milano, che vedrà la luce presumibilmente a settembre di quest’anno.
SOLO CRUDO
Dove:Viale Federico Cesi 22,Roma – 00193
Tel: 06 8897 4793
per maggiori info: www.solocrudo.com
Valentina Franci