Covid: “Il 90% dei ricoverati in rianimazione non è vaccinata”

Nove italiani su dieci che vanno in rianimazione non sono vaccinati. Lo dice Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), che invita “gli italiani che non vogliono vaccinarsi a fare una forte riflessione e a comprendere come queste malattie infettive richiedono a tutti noi un impegno importante, ovvero essere disponibili a vaccinarsi”. “E questa è una dimostrazione di quanto importante sia il vaccino”.

Un problema che non riguarda solo l’Italia, spiega Anelli. “Il problema, in questo caso, riguarda tutto il mondo. La determinazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità perché anche nei Paesi del Terzo mondo si avvii la vaccinazione – in modo da ridurre la diffusione della pandemia e la possibilità di sviluppo di varianti non responsivi ai vaccini attuali – è un obiettivo fondamentale. La diffusione della vaccinazione a livello globale deve essere prioritaria anche rispetto, in considerazione della scarsità di vaccini prodotti, alla terza dose che potrebbe essere fatta in Italia”.

Per il numero uno della Fnomceo, il ministro della Salute Speranza, “ha già detto che noi siamo pronti per la terza dose, soprattutto per i fragili. Ricordo però che se si dovesse sviluppare una variante differente che crea problemi di resistenza al vaccino, rischieremmo di tornare indietro. Proviamo quindi ad essere solidali, a pensare anche agli altri Paesi. Come dice Papa Francesco, ‘siamo tutti sulla stessa barca’, è un’immagine che aiuta a comprendere meglio di qualunque altra il fenomeno della pandemia a livello mondiale”.

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