Coronavirus, Italia bloccata tra chiusure e divieti: la mappa

La diffusione del coronavirus nel Nord Italia sta fermando l’Italia: numerosi i provvedimenti, le ordinanze e le misure adottate per impedire l’estendersi dei contagi, non solo nelle zone focolaio. Stop anche il calcio, rinviate quattro partite di serie A: Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma. Cancellate anche numerose manifestazioni legate al carnevale.

Coronavirus, le misure nelle aree focolaio

Il Consiglio dei ministri, al termine di una riunione fiume nella sede della Protezione Civile, ha approvato un decreto  con misure durissime per tentare di arginare il diffondersi del coronavirus dopo l’esplosione dei focolai in Lombardia e Veneto e i primi casi registrati in Emilia Romagna e Piemonte.

È stato deciso il divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree ‘focolaio’ del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e in caso di necessità anche dai militari. Il mancato rispetto delle prescrizioni prevede sanzioni penali che vanno da una multa all’arresto fino a 3 mesi.

Le aree interessate da questa misura sono al momento Codogno  e altri nove comuni del lodigiano e l’area di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova. Saranno delle vere e proprie zone rosse: non si entra e non si esce. Chiusi scuole, negozi, uffici pubblici e attività lavorative private.

Il Ministero dell’Istruzione ha annunciato lo stop, per motivi precauzionali, alle gite scolastische sia in Italia che all’estero.

Coronavirus, si ferma lo sport

Doopo il cdm straordinario di sabato sera, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato che nessuna manifestazione sportiva avrà luogo domenica in Veneto e Lombardia, a partire dalle tre gare di serie A in programma a Milano, Bergamo e Verona.

A queste si è aggiunta anche Torino-Parma. Nella giornata di sabato era stata rinviata la gara di serie B Ascoli-Cremonese. “Non vogliamo fare allarmismo – ha detto Spadafora all’Ansa –  ma è ovvio che i luoghi di aggregazione sportiva sono tra i posti in cui le difficoltà possono presentarsi maggiormente”.

Coronavirus, le misure in Lombardia

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana, in concerto con il ministero della Salute,  ha deciso la chiusura di tutte le scuole nell’intero territorio regionale.

A Sesto San Giovanni è stato disposto la chiusura delle scuole, delle biblioteche e dei centri anziani e l’annullamento delle manifestazioni sportive. Lo ha deciso il sindaco Roberto Di Stefano dopo che un cittadino residente nella città alle porte di Milano è risultato positivo al coronavirus ed è ora ricoverato al San Raffaele.

A Milano è stata rinviata a settembre la fiera Myplant & Garden, il piú importante salone professionale del verde in Italia, in programma dal 26 al 28 febbraio. Lo hanno reso noto gli organizzatori sottolineando che la decisione é motivata dalla “gravitá della situazione attuale” dovuta al coronavirus.

Cancellata anche la festa di Radio Deejay, in programma all’Alcatraz di Milano il 25 febbraio. Lo ha annunciato Linus via social. A Piacenza è stata decisa la chiusura di discoteche e locali di intrattenimento in tutta la provincia.

Coronavirus, le misure adottate in Veneto

“Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”. Lo ha detto, riporta l’Ansa, il presidente del Veneto Luca Zaia durante l’unità di crisi a Marghera.

Vo’ Euganeo, uno dei focolai del coronavirus, verrà isolata. “Sono arrivate indicazioni abbastanza chiare di blindare completamente Vo’ Euganeo sia in entrata che in uscita, quindi non potrà uscire nessuno e la zona sarà completamente isolata”. Lo ha detto Marcello Bano, vicepresidente della Provincia di Padova, a margine della riunione sul coronavirus in prefettura a Padova.

Coronavirus, le misure in Emilia Romagna

In Emilia-Romagna è stata decisa la sospensione dell’attività didattica in tutte le università della regione da lunedì 24 a sabato 29 febbraio. La decisione, comunica il presidente della Regione Stefano Bonaccini, è stata presa “vista l’alta mobilità degli studenti, in accordo con il ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e le nostre Università”.

Bonaccini ha spiegato che la Regione sta “valutando la chiusura di ogni scuola di ordine e grado, asili nido, impianti sportivi pubblici e privati e dei musei”, “anche alla luce dei provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri ieri sera”.

Coronavirus, le misure disposte in Piemonte

Anche in Piemonte verranno chiuse per una settimana le scuole di ogni ordine e grado. È quanto emerso, riferisce l’Ansa, dal tavolo di sicurezza regionale a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca di Torino Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

L’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, ha annunciato anche la sospensione per una settimana delle attività didattiche nelle Università della regione.

Coronavirus, chiuse le attività in diverse università

Anche nelle regioni finora non colpite da casi di contagio di coronavirus, diversi atenei hanno deciso la sospensione temporanea di tutte le attività didattiche, gli esami e gli eventi.

In Friuli Venezia Giulia la Regione in accordo con lee autorità accademiche regionali hanno deciso lo stop delle attività fino al primo marzo nelle Università di Trieste e Udine.

Anche l’Università di Genova “ha deciso cautelativamente di sospendere per una settimana ogni attività didattica (lezioni e esami) a partire da domani, lunedì 24 febbraio”. Lo ha annunciato il rettore dell’Ateneo Paolo Comanducci.

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