A handout photo made available by the Turkish Minister of Defence Press Office shows Turkish army vehicles driving back to Turkish territories after taking part in the second Turkish and US army ground patrol in Northern Syria, in Tal Abyad city, near Akcakale district in Sanliurfa, Turkey, 24 September 2019. Turkey and the US began joint patrols in northern Syria in order to establish a safe zone. ANSA/TURKISH MINISTRY OF DEFENCE HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Casa Bianca, Turchia invaderà nord Siria

La Casa Bianca ha dichiarato che la Turchia si appresta a invadere la Siria settentrionale, rinnovando timori per il destino dei combattenti curdi alleati con gli Stati Uniti nella guerra all’Isis. Lo afferma Stephanie Grisham, responsabile della comunicazione della Casa Bianca, in una dichiarazione diffusa dopo un colloquio telefonico tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello americano Donald Trump. Nella nota si precisa che le truppe statunitensi “non sosterranno né saranno coinvolte nell’operazione” e “non saranno più nelle immediate vicinanze”, cioè nel nord della Siria.

Non è chiaro se ciò significhi che gli Stati Uniti potrebbero ritirare i loro circa 1.000 soldati dalla Siria settentrionale. Una ipotesi, quella del ritiro delle truppe americane, ventilata da Trump nello scorso dicembre ma accolta con sfavore da gran parte della comunità internazionale, secondo cui il ritiro comporterebbe l’abbandono dei curdi nelle mani dell’esercito turco.

“Alla luce dell’annuncio della Turchia e degli Usa sulla situazione in Siria, l’Ue ribadisce la sua preoccupazione” e ricorda di avere sempre detto che “ogni soluzione a questo conflitto non può essere militare bensì deve passare attraverso una transizione politica, in conformità alla risoluzione Onu ed il comunicato di Ginevra nel 2014”. Così una portavoce della Commissione europea. “L’Ue ribadisce il sostegno all’unità, la sovranità e l’integrità territoriale della Siria”, ha aggiunto.

“E’ il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali. E’ il momento di riportare i nostri soldati a casa”. Lo twitta Donald Trump, dopo la decisione degli Usa di ritirarsi dal confine tra Siria e Turchia. “Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa voglio fare con i soldati dell’Isis catturati”.

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