Canone RAI: cosa cambia dal 2024, l’annuncio di Giorgetti

L’annuncio è arrivato direttamente dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Quest’anno io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perchè siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, parlando ad un evento elettorale della Lega a Roma.

Nella bolletta della luce ormai dal 2016, il canone Rai è stato definito anche dall’Ue un onere improprio poichè non legato ai consumi di elettricità esprimendosi in favore di una separazione dei canali di riscossione. Del resto, la decisione di inserirlo all’interno della bolletta ha scatenato non poche polemiche – che si sono trascinate nel corso di questi anni – da parte di quanti hanno continuato a chiederne l’eliminazione dalla bolletta.

Intanto, numeri alla mano, dalll’ultimo report dell’Area Studi di Mediobanca su Media & Entertainment a livello internazionale, emerge che per guardare la RAI si sborsa comunque il canone più basso fra i maggiori Paesi europei, inferiore anche alla media europea (0,25 euro al giorno per abbonato contro gli 0,32 euro medi). Costa di più, ad esempio, la tv pubblica tedesca (0,58 euro giornalieri), seguita da quella britannica e francese.

Nel corso dell’evento della Lega, il ministro dell’Economia Giorgetti ha anche parlato di un altro dei temi di strettissima attualità, il caro bollette confermando che sono al vaglio dell’esecutivo nuove misure a sostegno delle famiglie: “Stiamo studiando altri sistemi per andare incontro ai bisogni delle famiglie e delle imprese, speriamo di essere pronti per marzo”.

Intanto, nell’ intervista rilasciata a Il  Corriere della Sera, il Ministro Giorgetti ha parlato anche degli omologhi colleghi di Francia e Germania, Bruno Le Maire e Robert Habeck, che sono volati a Washington. “E’ un’iniziativa di due Paesi, non un’iniziativa europea. Non siamo stati informati e la cosa non ci offende: ci sorprende. Se l’avesse fatto l’Italia, questo governo sarebbe stato accusato di essere sovranista e antieuropeo. A parti invertite saremmo sotto processo. Invece la risposta evidentemente dovrà essere europea” e non di due soli Paesi.

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