Sono per tradizione uno dei gesti più antichi per dire addio al vecchio anno e salutare quello nuovo. Stiamo, ovviamente, parlando dei fuochi d’artificio, dalle classiche girandole ai petardi fino ai veri e propri razzi da sparare nel cielo.   Quest’anno rischiano di essere silenziati,  sia per combattere l’inquinamento ambientale, sia per motivi di salute e sicurezza verso le persone ma anche gli animali, già oltre mille Comuni italiani hanno riemesso le ordinanze (a cominciare dal divieto previsto a Roma dalla sindaca Virginia Raggi dal 29 dicembre fino alle ore 24 del 1° gennaio, e bocciato ieri dal Tar del Lazio) per vietare in toto o in parte i fuochi d’artificio di Capodanno, in particolare a meno di 200 metri da centri abitati, persone e animali con sanzioni, per i trasgressori, salvo il fatto che non costituisca reato, da 25 fino a 500 euro.

Quindi, è necessario informarsi se il Comune dove festeggerete il Capodanno  ha deliberato anche per questo fine d’anno il divieto e in che termini.  Ma, al di là delleordinanze comunali, quando si tratta di botti, petardi e fuochi d’artificio bisogna fare molta attenzione sia al momento dell’acquisto, sia durante l’uso per evitare che, come purtroppo spesso succede, la notte di San Silvestro finisca all’ospedale o peggio in tragedia.

I prodotti pirotecnici autorizzati, classificati per categorie, devono avere sulla confezione, spiega la Polizia di Stato nella sua guida (www.poliziadistato.it) una etichetta completa. A seconda della tipologia (si va dai fuochi d’artificio professionali e vendibili solo da esercizi autorizzati dal Prefetto a quelli vendibili solo da esercizi autorizzati, mai ambulanti, a chi ha più di 18 anni fino a botti più semplici acquistabili anche in supermercati, cartolerie, tabaccherie, negozi di giocattoli o online, dai portali specializzati ai giganti dell’e-commerce come Amazon, per cui vale sempre la pena confrontare i prezzi) deve riportare gli estremi del numero di protocollo e la data del provvedimento del ministero dell’Interno o la marcatura CE che ne autorizza il commercio. Quindi dovrete trovare indicati anche il nome del prodotto, la ditta produttrice, il Paese di produzione e l’importatore (spesso petardi e botti sono fabbricati in Cina), la categoria, le caratteristiche costruttive e una chiara descrizione d’uso. I prodotti privi di etichetta con tali informazioni sono proibiti.

Secondo le norme Uni En, i fuochi d’artificio, come ricorda Altroconsumo, sono sicuri solo se non possono accendersi accidentalmente per frizione, sfregamento o urto, inoltre l’effetto pirotecnico deve essere ritardato e le eventuale fiamme devono auto estinguersi. L’importante è che siano acquistati solo presso negozi autorizzati. Sapendo che comunque si tratta di prodotti che non sono mai destinati ai bambini e solo quelli più semplici si possono acquistare a partire dai 14 anni. E che oltre i 5 chili bisogna denunciare il possesso alle Autorità di Pubblica sicurezza.