festa autonomia (Ufficio Stampa Provincia di trento /foto Daniele Panato)

Autonomia e Giorgia Meloni

“Nessuno può vincere le sfide che abbiamo davanti da solo. Occorre investire sulla sinergia dei livelli in cui si articola il nostro Stato”. Così Giorgia Meloni, intervenendo in video-collegamento a  “L’Italia delle Regioni”, il primo Festival promosso dalle Regioni e dalle Province Autonome. Dopo aver ringraziato Attilio Fontana, governatore della Lombardia, il premier ha puntato le sue riflessioni sul tema della collaborazione tra Stato, Regioni, province autonome ed enti locali. Tra i partecipanti anche i ministri Calderoli, Musumeci e Fitto

“L’Italia è un mosaico di territori dalla potenzialità straordinaria. Ciascuno ha risorse che meritano di essere valorizzate e messe in rete. Per rafforzare il sentimento di identità nazionale che ci deve legare”. Temi concreti. A partire dalla infrastrutture alla sicurezza, alla digitalizzazione, alle  politiche sociali a sostegno delle famiglie e delle natalità. Sfide decisive, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Prima la  pandemia, poi la guerra in Ucraina ci hanno proiettato in  un mondo nuovo. E in u contesto geopolitico di fronte al quale non possiamo rinunciare all’unità e a una visione di lungo periodo.

“Le criticità strutturali sono figlie delle politiche poco lungimiranti del passato. Pensiamo all’energia  – ha detto Meloni – la Ue e l’Italia hanno aumentato le misure di dipendenza. L’energia è solo un esempio. Dobbiamo fare di tutto per rimediare, trovando misure comuni. Ma non possiamo aggiungere alla miopia del passato l’egoismo del presente”. Il riferimento è alla riforma del Titolo V del 2001 che ha accresciuto la conflittualità da Stato e Regioni. Ora è tempo di recuperare con una visione di collaborazione in un quadro unitario, è il ragionamento del capo del governo.

Riflettori puntati anche sul Pnrr. Meloni ha ricordato le critiche del governatore Fedriga per il mancato coinvolgimento dei presidenti di Regione. “Critiche che io stessa – ha ricordato – ho espresso in un’altra posizione. Contro l’esautoramento del Parlamento che ha votato senza conoscere il piano. “Per questo abbiamo attivato una cabina di regia. Pensando anche a un coordinamento a medio e lungo termine con Regioni, province ed enti locali”.

Il governo – ha ribadito – ha messo in campo iniziative per operare sul presente. “Penso agli  8 miliardi euro per le materie prime e le opere indifferite. Avremmo voluto fare di più e meglio. Ma di fronte alla situazione che abbiamo di fronte abbiamo fatto il massimo. Dobbiamo lavorare per priorità. A partire da rafforzamento del piano sanitario nazionale”. Ben venga l’autonomia differenziata. “Ma non deve mai essere un pretesto per lasciare indietro pezzi di Italia. L’auspicio del governo – ha concluso la Meloni  – è che possa costituire per i territori un giusto stimolo per colmare i gap infrastrutturali, economici e sociali”.

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