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Prevedere un terremoto è ancora impossibile, allo stato attuale delle nostre conoscenze scientifiche l’unico tipo di predicibilità che si può ottenere nei confronti di un grande sisma è di tipo statistico. Ovvero identificare una zona dove in un certo arco di tempo sarà possibile che si verifichi una scossa di grande energia. Ma c’è una caratteristica intrinseca dei terremoti che ci può aiutare a sapere con anticipo, da una manciata di secondi, fino a oltre un minuto l’arrivo della grande scossa. Questa caratteristica è la velocità di propagazione delle onde sismiche superficiali.
Nel momento in cui si verifica un grande terremoto, dalla zona ipocentrale (in profondità) inizia a propagarsi verso la superficie (epicentro) un treno di onde. Non appena raggiunta la superficie queste onde iniziano a dilagare in modo radiale verso le zone circostanti come l’effetto di un sasso in uno stagno. Sono queste le onde responsabili dei danni e dei crolli degli edifici. Queste onde hanno una velocità media di 3-4km/s quindi impiegano un certo tempo per raggiungere le zone via via più lontane dall’epicentro. Prendiamo il terremoto devastante che ha colpito la Turchia e la Siria nella giornata di lunedì 6 febbraio. Danni catastrofici e molte vittime si sono avuti anche a 100km di distanza dall’epicentro, in alcuni casi interi fabbricati sono crollati anche a oltre 200km. Sono distanze che le onde sismiche superficiali coprono in diversi secondi, 100km ad esempio vengono percorsi in 25/30secondi, 200km in un minuto. Può sembrare un arco di tempo troppo piccolo ma 30 secondi e ancor più un minuto possono fare la differenza tra la vita e la morte, potrebbero rappresentare il tempo necessario per uscire all’esterno di un fabbricato con la propria famiglia e mettersi in salvo.
Alcune App sviluppate appositamente sono in grado di rilevare istantaneamente un terremoto e trasmettere quasi istantaneamente, alla velocità della rete, quindi ad oltre 100km/s, un allerta terremoto verso tutti gli smartphone che ce l’hanno installata. Tra le più attendibili al momento c’è Earthquake Network un’iniziativa di Citizen Science che è in sperimentazione da un paio di anni ed implementa un sistema globale di rilevazione terremoti basata su reti smartphone. Più di 8 milioni di persone da tutto il mondo hanno preso parte all’iniziativa ed il sistema permette di inviare decine di migliaia di allerte in tempo reale. In molte nazioni a rischio sismico, Earthquake Network è attualmente l’unico sistema di allerta aperto alla popolazione, Italia inclusa. L’allerta vi da informazioni sul tipo di movimento sismico atteso nella vostra zona e sui tempi di arrivo (da pochi secondi fino a 1 minuto o più), c’è proprio un test di prova quando viene scaricata l’app per la prima volta.
Fonte: Carlo Migliore
