Al Teatro Bellini di Napoli fino al 27 novembre ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ con la regia di Alessandro Gassmann

‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ è  tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey che scrisse il libro in seguito alla propria esperienza da volontario all’interno del Veterans Administration Hospital di Palo Alto, in California.  Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell’omonimo film del 1975 di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Il film fece incetta di premi, tra i quali il premio Oscar a Jack Nicholson per il migliore attore protagonista. Nicholson interpretava  Randle McMurphy, un delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera. Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena.  Alessandro Gassmann, con l’aiuto di Maurizio de Giovanni,  rielabora la drammaturgia trasferendo la storia dalla California all’Ospedale psichiatrico di Aversa nel 1982. Tra le mura cinquecentesche dell’Ospedale psichiatrico di Aversa sono passate migliaia di persone, tra le quali  il boss della Nuova Camorra Organizzata, Raffaele Cutolo, il quale riuscì nell’impresa di una clamorosa fuga nel 1978.  A partire dal 2012 è arrivata  la legge che ne ha disposto la chiusura e ha previsto lo spostamento dei pazienti alle cosiddette Rems, le residenze per l’esecuzione  delle misure di sicurezza.  Randle McMurphy sulla scena  diventa Dario Danise in uno spettacolo con 12 attori e un impianto tecnico e scenografico, firmato da Gianluca Amodio. In scena Daniele Russo veste i panni del protagonista Dario Danise e Elisabetta Valgoi quelli della inflessibile suora e capo infermiera dell’ospedale. Così l’attaccabrighe Randle McMurphy diventa  Dario Danise (Daniele Russo), pregiudicato partenopeo, che simula una malattia mentale per farsi rinchiudere in manicomioed evitare di scontare la sua pena in carcere. Con la sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le regole che disciplinano la vita nell’ospedale, Dario diventa il peggiore incubo di suor Lucia (Elisabetta Valgoi), inflessibile dirigente del reparto, ma allo stesso tempo attira l’attenzione dei pazienti, che in lui vedono la speranza di tornare ad esprimere liberamente le loro emozioni e i loro desideri. Con la sua travolgente carica di umanità Dario risveglia i suoi compagni di sventura dal torpore a cui si erano abbandonatie mostra loro quanta crudeltà si nasconda nei comportamenti di medici e infermieri, che approfittano della loro vulnerabilità per stordirli e picchiarli con l’illusione di curarli, fino a ridurli a uno stato catatonico, in cui non solo gli è negata la libertà, ma l’umanità stessa. Sono condannati ad una eterna non-vita in una struttura sicura, che gli impedisce di fare del male a se stessi e agli altri, ma non di subire i soprusi di coloro che dovrebbero provvedere al loro benessere. Ed è proprio in un luogo come questo, dove la malattia viene curata con la coercizione che è ambientata l’opera teatrale.  ‘Un testo che è una lezione d’impegno civileuno spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi, ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere’, afferma Alessandro Gassmann.

Dal 15 al 27 novembre

Teatro Bellini di Napoli

Qualcuno volò sul nido del cuculo

uno spettacolo di Alessandro Gassmann

di Dale Wasserman

dall’omonimo romanzo di Ken Kesey

traduzione Giovanni Lombardo Radice

adattamento Maurizio de Giovanni

con Daniele Russo

Alfredo Angelici, Emanuele Maria Basso, Gaia Benassi, Renato Bisogni, Antimo Casertano, Sergio Del Prete, Franklyn Gliozzi, Viviana Lombardo, Daniele Marino, Mauro Marino, Giacomo Rosselli

scene Gianluca Amodio

costumi Chiara Aversano

disegno luci Marco Palmieri

musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi

videografie Marco Schiavoni

foto   Francesco Squeglia

produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo

Orari spettacoli: feriali ore 20:45, mercoledì 16 novembre h. 17:30, sabato 19 novembre h. 19:00, domenica h. 18:00.

Fabrizio Cristiano

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