Al Museo Nazionale Romano c’è l’installazione dell’artista Luminița Țăranu

Il Museo Nazionale Romano ospita l’installazione dell’artista Luminița Țăranu

Luminița Țăranu | Columna mutãtio – LA SPIRALE
Durata: fino al 21 aprile 2024
Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 9:30 alle ore 19
Sede: Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, Chiostro piccolo della
Certosa di Santa Maria degli Angeli, Viale Enrico de Nicola 78, 00185, Roma
Info: 06.684851 | mn-rm@cultura.gov.it

L’installazione alle Terme di Diocleziano

“Columna mutãtio – LA SPIRALEè un’installazione monumentale di arte contemporanea che interpreta la Colonna di Traiano. Il messaggio dell’opera è la “mutazione” di significato che avviene nel volgersi della storia, nel dialogo tra il valore storico, artistico e archeologico del capolavoro Romano e il nostro mondo contemporaneo.

Trae ispirazione dalla dinamica compositiva di Apollodoro di Damasco, dal contenuto narrativo veridico del suo fregio, dai suoi calchi e dal mondo Romano e dalla spiritualità del mondo pre – Dacico, rispondendo in chiave contemporanea alla grande mostra di archeologia “DACIA. L’ultima frontiera della romanità”, promossa dal Ministero della Cultura, dalla Direzione Generale Musei, dal Museo Nazionale Romano e dall’Ambasciata di Romania in Italia.
Svuotata di materia, ridotta alla pura geometria del nastro di alluminio, l’installazione è un’allusione poetica alla memoria storica. Le sue SPIRE quasi svolte, permettono allo spettatore di leggere contemporaneamente l’interno e l’esterno.
“mutatio” riguarda la perdita nel tempo della funzione originaria della colonna coclide: interpretando la gestualità del movimento “a spirale” del fregio, l’installazione è come un itinerarium pictum srotolato, la cui impostazione non allude a un “ribaltamento” fisico o virtuale del monumento ma lo interpreta come oggetto musealizzato, metafora del concetto secondo il quale la storia scorre in orizzontale.
L’interazione tra la memoria soggettiva personale, la memoria oggettiva storico – culturale e la memoria portata dalla materia archeologica, tesse quel filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo che riconosce il tempo come valore assoluto.
Gangemi Editore presenta il catalogo bilingue sulla mostra con il testo critico di Alessandro Masi, il servizio fotografico di Sebastiano Luciano e il progetto espositivo dell’Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti. L’esposizione dell’opera è stata resa possibile grazie al sostegno di COREMA Restauri 2000 Srl, Gruppo POUCHAIN, PAULIN Spa e METAL VETRO Srl.

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