Relatives and family of Farkhunda, 27, who was lynched by an angry mob, wail at her home in central Kabul on March 22, 2015. Hundreds of people on March 22, attended the burial of an Afghan woman who was beaten to death and set on fire by a mob for allegedly burning a copy of the Koran. The body of Farkhunda, 27, who was lynched on March 19 by an angry mob in central Kabul, was carried to the graveyard by women amid crowds of men, an AFP reporter said, a rare act of protest in a male-dominated society. AFP PHOTO / Wakil Kohsar (Photo credit should read WAKIL KOHSAR/AFP/Getty Images)

Afghanistan: è morto il bimbo nel pozzo

Il bambino intrappolato nel pozzo in Afghanistan è morto.  Come poche settimane fa in Marocco, anche in Afghanistan finisce in tragedia la vicenda del bambino di cinque anni caduto martedì scorso in un pozzo, nel Sud-Est del Paese: i talebani hanno annunciato che il piccolo Haidar è stato trovato senza vita. Hairda “ci ha lasciato per sempre”, ha twittato Anas Haqqani, ai vertici del ministero dell’Interno. “Questo è un altro giorno di lutto e dolore per il nostro Paese”, ha aggiunto. L’incidente si è verificato nel villaggio di Shokak, nella provincia di Zabul, ed arriva meno di due settimane dopo la tragica vicenda del piccolo Rayan in Marocco, estratto morto dopo cinque giorni di agonia nel fondo di un pozzo. Haidar era rimasto intrappolato più o meno all’altezza di 10 metri, in un pozzo profondo in tutto 25. I soccorritori hanno lavorato instancabilmente per cercare di salvarlo, ma non sono arrivati in tempo.

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