Accise benzina, arriva la decisione del Governo sulla proroga

Nonostante il momento di caos politico, dovuto dalla crisi di governo aperta con le dimissioni del premier Draghi poi respinte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’esecutivo non perde di vista le misure più importanti da mettere in atto nel futuro prossimo. Una di queste, dopo l’ennesimo aumento a dismisura oltre i 2 euro del prezzo dei carburanti, era l’ennesimo taglio delle accise che sarebbe andato in scadenza il 2 agosto prossimo.

Alla fine, dopo vari tira e molla, la proroga è arrivata e verrà estesa fino al 21 agosto, ma la decisione ha portato comunque con sé dei malumori per tutti quelli che si aspettavano un nuovo intervento più sostanzioso sul taglio.

Prorogato il taglio sulle accise, a quanto ammonta

Per far fronte al caro benzina, il Governo ha deciso di prorogare il taglio delle accise attraverso un decreto firmato il 19 luglio 20220 dal ministro dell’Economia Daniele Franco e il collega della Transizione Ecologia Roberto Cingolani. La misura non cambia nella forma e nella sostanza, ma soltanto nella scadenza. Infatti il nuovo limite è fissato al 21 agosto, con una proroga portata avanti di soli 19 giorni e non di un mese (o più) come sperato da tanti.

Nello specifico si tratta di uno sconto, o riduzione che dir si voglia, di 30 centesimi al litro per benzina o diesel. Ad annunciare l’accordo è stato proprio un comunicato diramato dall’esecutivo: “I ministri Franco e Cingolani firmano il Decreto carburanti. Sconto di 30 centesimi esteso fino al 21 agosto. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto Interministeriale che proroga fino al 21 agosto le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, GPL e metano per autotrazione”.

Tagli accise, la protesta delle associazioni

Proroga sì, ma non di quanto ci si auspicava. I soli 19 giorni in più dello sconto di 30 centesimi, come vi abbiamo detto, non ha lasciato soddisfatti in molti, che hanno subito alzato la voce per far sentire il proprio disappunto su una misura che ha il solo obiettivo di mandare gli italiani in vacanza senza dover pensare al costo del carburante. Il primo a puntare il dito contro la decisione dei ministri Cingolani e Franco è stato il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona, che ha sottolineato che l’estensione “è del tutto inadeguata”.

La richiesta, infatti, era chiara: “Chiedevamo, in tempi non sospetti, la proroga addirittura fino alla fine dell’anno, così da garantire il taglio fino all’insediamento del prossimo esecutivo anche nella peggiore delle ipotesi”.

Anche per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, la misura risulterebbe inadeguata: “A dimostrarlo sono i numeri, nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, oggi un litro di benzina costa il 20,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 28,3% su base annua, con la spesa per il pieno che sale di oltre 21 euro”.

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