‘A due passi dal Faro’, nuovo romanzo di Patrizia Milone, edito da iacobellieditore

Tra Eros e Thanatos si snoda ‘A due passi dal faro’, opera narrativa di Patrizia Milone, che si svolge tra Messina e Napoli attraverso vicende che si svolgono nella prima metà del secolo scorso. Parliamo di una saga familiare ambientata  in quello che un tempo era stato il Regno delle Due Sicilie e che parte del terremoto che colpì la città di Messina nel 1908,   del destino di Michele, banchiere messinese, e della sua famiglia. ‘…Con le scosse in atto, terrorizzati, avevano affrontato le scale, le due rampe di scale, senza fiato, con il cuore impazzito, la voce di Rosalia che urlava a Evelina di correre, Evelina che inciampa, Rosalia che si ferma un attimo di troppo, e lui inebetito dall’orrore nell’attimo in cui un’intera colonna di cemento va a schiantarsi sopra di loro, l’urlo di Evelina, la voce strozzata di Rosalia, il pianto furibondo di Giovannino che cerca di trascinare il proprio corpo fuori dall’ammasso di pietre, il fumo, poi il nulla. Quando rinvenne, si trovò davanti il volto di Giovannino trasformato dal dolore…’. Trovo utile soffermarmi sul Faro che dà il titolo allo scritto e che è al tempo stesso superficie e simbolo,  e che emana simboli ed allegorie. ‘…il faro di Messina…unico messaggero, che di là del mare c’erano tante altre vite come la sua…’, annota l’autrice. Il Faro di Messina in questo caso non è un  toponimo di contenuto esclusivamente geografico visto che a seguito del  terremoto,  Michele e Giovanni Marangoni, padre e figlio,  lasciano Messina  e vanno a vivere a Napoli, originariamente,  da alcuni parenti. In pratica Michele Marangoni mette in atto quello che Henri Laborit battezzò ‘Elogio della fuga’,  dove esamina  gli aspetti fondamentali della vita, l’amore, la morte, il lavoro, la libertà ed evidenzia la costante ricerca del piacere, la necessità di cambiamento dell’essere umano ed il desiderio di sfuggire alla sua condizione. ‘Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: andare alla deriva o fuggire davanti alla tempesta. La fuga è spesso il solo modo di salvarsi’.  Attraverso questa teoria della fuga, che altro non è che attraversare il ciclone,  nella fattispecie è il rinnovamento delle proprie radici. Michele Marangoni, annientato dal dolore per la perdita della moglie e della figlioletta, recide i legami e i ricordi che lo trattenevano a Messina e salpa, figurativamente, per il continente.  Suo figlio Giovannino a Napoli crea con Lina una numerosa discendenza che attraversa il ventennio fascista, la seconda guerra mondiale, gli anni post bellici fino al 1950.  L’opera letteraria della Milone dipinge un ritratto della borghesia partenopea collocata nella sua ambientazione storica e sociale, con contorni e caratteri ben definiti e delineati. Da citare la presenza di generazioni di donne che si confrontano con la propria personalità con l’ambiente che le circonda e nel quale vivono. Si intravede nello scritto la partenza dell’emancipazione femminile, ben rappresentata da Lina che conquista consapevolezza e dignità anche immaginando di proporre al pubblico le proprie indubbie capacità sartoriali. La parola d’ordine di ‘A due passi dal faro’ può essere ‘trasformazioni’.  …’Era giunto il momento di cambiare.   Una iniziazione, o una liberazione non lo sapeva, avrebbe attraversato quel ponte immaginario tessuto di destino, pensieri, pregiudizi, di coraggio e di ricordi. Lo avrebbe percorso con il desiderio di scoperta, di meraviglia, di rinnovamento e di nuove emozioni…’. Per oltre quarant’anni docente di storia e filosofia della scuola pubblica superiore, Patrizia Milone, non è nuova alle esperienze letterarie, con testi di narrativa per ragazzi come ‘Una lettera rivoluzionaria’ e ‘Le ragioni di Carla’ editi da Loffredo e poi romanzi come ‘Un’eredità scomoda’, Kairos Editore. Dall’esperienza del suo salotto letterario dove a Napoli si alternano scrittori italiani, Patrizia Milone ha tratto il volume ‘Il convitato di pietra. 24 scrittori si interrogano sulla letteratura’, Guida Editori 2021.

Roberto Cristiano

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