A Caivano la bonifica è iniziata. Don Patriciello: ‘Risultati inimmaginabili’

Il governo Meloni ha mantenuto la promessa di far rinascere un territorio preda del degrado e della violenza. Caivano s’Illumina di riflesso della bellezza dello sport. Un nuovo spazio dove condividere, crescere, imparare il rispetto e la socialità. Oltre 1300 metri quadri con un’area giochi per bambini da 0 a 8 anni. E poi uno skate park, una campo da calcetto e uno da basket 3vs3. Eccolo il primo playground – il parco giochi inaugurato  alla presenza dei ragazzi delle scuole di Caivano, di alcuni atleti del Napoli Basket e dell’Asd Napoli Skateboarding. L’area sportiva al centro del parco verde di Caivano, primo atto del progetto “Illumina” di Sport e Salute.

A fare i primi tiri a canestro sono stati il Ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi;  il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano; il Commissario straordinario di Governo per Caivano, Fabio Ciciliano e l’amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A, Diego Nepi Molineris. La cerimonia si è chiusa con la benedizione di Don Maurizio Patriciello che ha ricordato Antonio Giglio e Fortuna Loffredo i due bambini uccisi nel palazzo di fronte alla nuova area sportiva. Le due direttrici su cui muoversi sono lo Sport e la Cultura.

“Questo dimostra che c’è la politica e non è una cosa che non serve a nulla o addirittura dannosa. Il 31 di agosto qui è venuto il presidente del Consiglio. Ed è stata una decisione di tutto il governo di affrontare i problemi di questo territorio. E farlo con un modulo che viene continuamente aggiornato, ha detto Mantovano, a margine dell’inaugurazione dell’area ludico-sportiva. “Mi è capitato in un’altra esperienza di governo di affrontare emergenze territoriali dettate da forti presenze criminali. La differenza con il passato è che non ci si limita al pur importante e decisivo contrasto della presenza criminale e del suo radicamento. Ma si punta ad un intervento a 360 gradi che oltre a sradicare le piante cattive e mette nel terreno quelle buone e le cura e le fa crescere.“ Io spero – ha aggiunto il sottosegretario- che ci sia collaborazione da parte di tutte le istituzioni senza polemiche”.

Questo impianto ha un significato molto importante perché non solo sarà aperto a tutti i ragazzi, ma soprattutto perché ripristinerà l’umanità che si è perduta nel tempo. Mantovano e Abodi hanno confermato l’intenzione del governo di intitolare il Parco Verde ai piccoli Antonio e Fortuna: due dei bambini che hanno subito violenze nell’area del comune napoletano. “La realizzazione di questa area è un impegno che il governo ha rispettato, e la cosa più importante è il breve tempo trascorso dalla promessa fatta”, ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi.

Mantovano ha poi annunciato che il piano straordinario di interventi e riqualificazione del territorio sarà sottoposta al Consiglio dei Ministri non la settimana prossima ma quella successiva ancora”. Abodi ha specificato che  il governo e Caivano guardano avanti. Per questo l’impianto che non sia chiamerà più Delphinia come l’area era tristemente nota alle cronache. I tempi dell’attuazione sono ottimali, con una settimana di anticipo sono stati affidati i lavori. “E quindi viene affidato il cantiere alla ditta che si occuperà di svolgere i lavori come da cronoprogramma e da progetto che si concluderà entro il 31 di maggio prossimo.

“Caivano rinasce grazie a un governo che mantiene la parola con i suoi cittadini. Sono un tuffo al cuore le immagini del centro sportivo rinnovato e inaugurato: dove prima c’era degrado e criminalità, ora sorge una struttura per far divertire centinaia di persone, più o meno giovani, all’insegna della sicurezza e della legalità. Il governo Meloni, come promesso, non abbandona il popolo italiano. E le testimonianze con video e foto che arrivano da Caivano ne sono la prova”. Le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

 

 

“Il punto di partenza – ha ricordato Mantovano – si è avuto il 31 agosto, con la presenza del presidente del Consiglio, con i ministri di Interno Istruzione e Sport. Sono stati prospettati una serie di interventi a breve e medio termine seguendo due binari legati tra loro, il ripristino della sicurezza in questo territorio e il ripristino della vivibilità. L’impegno è stato assunto dal governo nella sua interezza.

“Il discorso relativo a Caivano non si ferma qui. Verificheremo, lo sta facendo il commissario, gli impianti di illuminazione di tutto il territorio comunale, la sorveglianza. Per Caivano – ha aggiunto il sottosegretario – intendiamo coinvolgere le migliori intelligenze e professioni a livello nazionale e internazionale. Ho raccolto la disponibilità dell’architetto Stefano Boeri, che presiede la fondazione per il futuro delle città che è sostenuta da Palazzo Chigi. Lui sta per lanciare con la sua fondazione un progetto che si chiama ‘A scuola nel bosco’  un progetto che riguarda gli alunni delle scuole primarie, i loro genitori e insegnanti, e punta a insediare delle piante, soprattutto autoctone, a curarle, a vederle crescere. Caivano sarà il luogo pilota, il primo passo di questo progetto che poi si estenderà su tutto il territorio nazionale”. Il sottosegretario, quindi, ha lodato il ruolo delle associazioni del posto, dove “è emersa una ricchezza associativa che non immaginavo così articolata, si tratta di punto a favore del territorio”.

“Oggi qui tutti possiamo attestare di una bonifica che è stata avviata”, ha sottolineato Mantovano, spiegando che “io uso il termine bonifica nel senso proprio nonostante scandalizzi più di un’anima bella che si mostra un po’ turbata dall’utilizzo di questo termine. Se ne trovano uno di equivalente nei loro comodi salotti televisivi invece di stare qui in mezzo alla terra sarà molto gradito, ma io continuo a usare il termine bonifica perché è quello più proprio”.

Il sottosegretario, ha ricordato quindi che “Caivano oltre a essere presa in considerazione in sé, viene presa in considerazione come apripista rispetto alle più preoccupanti zone di degrado che esistano in Italia”.

“Noi vorremmo, facendo funzionare bene questo esperimento se così si può chiamare, avere un modello operativo che poi possiamo esportare su tutto il territorio nazionale”, ha sottolineato Mantovano, spiegando che “negli ultimi giorni c’è qualche segnale di interesse anche dal di fuori dei confini nazionali, sentendo parlare di quello che si sta facendo tutti insieme a Caivano, perché tutte le nazioni occidentali hanno al loro interno periferie con segni di preoccupante disagio stanno seguendo quella che qualche vostro collega ha presentato inizialmente come passerella, ma mi pare che i fatti stiano dimostrando che passerella non è”.

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