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Nell’inchiesta sulla trattativa Stato- Mafia, la testimonianza di Napolitano diventa fondamentale. A ribadirlo nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove è ripreso il processo al termine della pausa estiva, il pm Nino Di Matteo, secondo cui l’opinione del Capo dello Stato “è l’ultima possibilità di approfondire la portata dei timori espressi da D’Ambrosio”. La richiesta di Di Matteo fa seguito alla decisione della Corte d’Assise di Palermo, di definire “legittima” l’audizione di Napolitano su temi relativi al processo, ma non sui contenuti delle telefonate intercettate tra lui e il consigliere giuridico del Quirinale, Loris D’Ambrosio, e distrutte su ordine della Corte Costituzionale. Il pm Di Matteo vorrebbe far luce sulle preoccupazioni di D’Ambrosio, morto il 26 luglio 2012, ed espresse in una lettera del 18 giugno 2012, in cui si definiva “uno scudo per indicibili accordi”.
