L’inversione di rotta di ieri del presidente Usa Donald Trump, che ha rilanciato l’accordo con la Cina sui dazi, da lui ritenuto “assolutamente possibile” ha ridato fiato anche alle borse di Asia e Pacifico, sulla scia della buona chiusura dell’Europa e di Wall Street. Tokyo ha guadagnato lo 0,58%, ma il vero balzo lo sta facendo Shanghai (+2,08%), ancora aperta, nonostante il rallentamento registrato in aprile sulle vendite al dettaglio. Bene Taiwan (+0,39%), Seul (+0,53%) e Sidney (+0,71%), favorita dall’andamento dei metalli, mentre il greggio Wti segna un calo dello 0,65%. Ancora aperte Hong Kong (+0,58%) e Mumbai (+0,5%). Positivi i futures sull’Europa, dopo il ritorno della crescita del Pil trimestrale tedesco. Bene anche i futures Usa, in vista dell’indice manifatturiero di New York e delle vendite al dettaglio in aprile. Sughli scudi a Tokyo i grandi esportatori, da Yokohama (+4,88%) a Sony (+3,99%), da Subaru (+2,73%) a Panasonic (+1,5%), con il dollaro stabile sullo yen.
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