Nel marasma delle ipotesi che affiorano per la stesura della nota del Def spunta l’ipotesi di varare una pensione di cittadinanza. Un aiuto concreto a quelle fasce di pensionati che vivono con pochissimi soldi a fine mese.
Sono potenzialmente circa 2 milioni gli aventi diritto e appartengono alla fascia più bassa che non supera come importi medi mensili i 500 euro al mese.
Nel calderone dovrebbero confluire anche una parte dei 4,24 milioni di cittadini che hanno una pensione mensile compresa tra 500 e mille euro.
I tecnici del ministero dell’Economia diretto da Giovanni Tria, ipotizzano di prendere la metà di questa seconda fascia. Complessivamente la pensione di cittadinanza dovrebbe rivolgersi a una platea di almeno 4,1 milioni di persone.
E’ chiaro che le prossime ore saranno decisive. La nota alla legge finanziaria dev’essere chiusa e quindi formalizzata entro il 30 settembre.
La manovra poi dovrà vagliare l’analisi della commissione europea. Un test importante oltre che economico soprattutto politico.