Ecco cos’è la magnitudo

La grandezza di un terremoto si misura con due valori diversi: la magnitudo e l’intensità . A spiegarlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La magnitudo, ideata nel 1935 dal famoso sismologo statunitense Charles F. Richter, si usa per misurare quanto è stato forte un terremoto, in pratica quanta energia elastica quel terremoto ha sprigionato. Infatti fra la grandezza, o la magnitudo, e l’energia di un terremoto c’è un rapporto matematico molto particolare. Ogni volta che la magnitudo sale di una unità l’energia aumenta non di una, ma di circa 30 volte. In altre parole, rispetto a un terremoto di magnitudo 1, un terremoto di magnitudo 2 è 30 volte più forte, mentre uno di magnitudo 3 è 30 per 30 volte, cioè 900 volte più forte.

L’altro modo per misurare un terremoto è secondo la sua intensità che, scrive l’Ingv, prende in esame gli effetti sull’ambiente e sull’uomo. Se la magnitudo di un certo terremoto è solo una, l’intensità invece può cambiare da luogo a luogo. In genere, più ci si allontana dall’epicentro e più diminuisce.

L’intensità di un terremoto viene espressa con la scala Mercalli, dal nome del sismologo italiano che, all’inizio del XX secolo, diffuse a livello internazionale la classificazione dei terremoti secondo gli effetti e i danni che producevano. Questa scala, successivamente modificata da Cancani e Sieberg, si compone di dodici gradi: più alto il grado, più disastroso il terremoto.

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