+++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ Attesa per i treni dell'Unitalsi ad Arles, Costa Azzurra, 04 ottobre 2015. "Sui treni la situazione è sotto controllo, i pellegrini sono preoccupati ma illesi". Lo ha detto Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale Unitalsi. "Gli ammalati sono assistiti ed il loro viaggio sta durando più di 15 ore, e grazie al servizio di tutti volontari a bordo la situazione é sotto controllo", conclude Pagliuca. ANSA/UNITALSI

Unitalsi, l’odissea dei pellegrini italiani di ritorno da Lourdes

MARSIGLIA. Cinque ‘treni bianchi’ dell’Unitalsi, con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes, bloccati da ore lungo la linea ferroviaria Francia-Italia. Uno dei treni, fermo alla stazione di Marsiglia, è ripartito alla volta dell’Italia, gli altri dovrebbero ripartire entro breve tempo. Ma anche se i pellegrini stanno bene, la preoccupazione e la tensione si fanno sentire visto che  tra i viaggiatori, come è facile immaginare, ci sono infatti numerosi malati, alcuni in lettiga, e disabili. I treni Unitalsi stavano rientrando in Italia dopo il pellegrinaggio nazionale a Lourdes dal 28 settembre al 3 ottobre. I treni che si sono fermati sono quelli delle sezioni marchigiana, pugliese, calabrese, siciliana orientale ed emiliana. La presidenza nazionale dell’Unitalsi ha attivato una task-force a Roma e Lourdes per raggiungere con macchine e pulmini i treni soprattutto per potere portare ai pellegrini i generi di prima necessità: acqua, cibo e coperte. ‘I pellegrini sono preoccupati ma illesi’, ha detto il presidente dell’Unitalsi Salvatore Pagliuca.  Gli ammalati sono assistiti ed il loro viaggio sta durando più di 15 ore, e grazie al servizio di tutti volontari a bordo la situazione è sotto controllo. Il disastro è stato grande, con il crollo di ponti e l’interruzione delle linee ferroviarie. Siamo stati in contatto tutta la notte sia da Roma sia da Lourdes con i referenti dei diversi treni unitalsiani. La situazione è sotto controllo e grazie alla presenza dei nostri volontari i pellegrini sui treni stanno vivendo questo momento di disagio con grande serenità. Nelle cappelle allestite su ogni treno si sta pregando per le vittime dell’alluvione e per il Santo Padre che apre il Sinodo dei Vescovi per la Famiglia.I malati sono scesi dai treni per un passeggiata, per un canto o per un girotondo. In particolare alla stazione di Tolone, i volontari dell’Unitasi hanno accompagnato a terra i ragazzi disabili per permettere loro di abbassare la tensione.Siamo fermi ad Arles dalle 23 di ieri sera e dovremmo ripartire via Modanne per l’Italia da un momento all’altro ma non capisco perché il treno continua a rimanere fermo, dice Ugo Bogotto, giornalista e operatore Unitalsi: ‘In questo treno siamo circa in 500, 150 dal Piemonte e il resto dall’Emilia Romagna. Non ci sono malati gravi e al momento va tutto bene. Abbiamo viveri per ora, ma problemi potrebbero esserci se le ore di attesa dovessero prolungarsi troppo’. Non è la prima volta che i ‘treni bianchi’ dell’Unitalsi per Lourdes rimangono bloccati: lo scorso anno furono 600 i pellegrini, compresi 200 malati, a rimanere bloccati per ore alla stazione di Ventimiglia per lo sciopero dei ferrovieri francesi. Più grave quanto avvenne nel 2003, quando a causa di un black out in Francia rimasero bloccate per ore sui treni oltre 6.500 persone provenienti da tutta Italia.

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